“Gite ad Auschwitz servono a dire che antisemitismo è solo colpa del fascismo”: le assurde accuse di Roccella

AGGIORNAMENTO: La ministra per la Famiglia Eugenia Roccella ha partecipato al convegno dell'Ucei ‘la storia stravolta e il futuro da costruire', organizzato al Cnel a Roma, e ha affrontato il tema dell'antisemitismo, su cui il governo Meloni ha lanciato più volte l'allarme nelle ultime settimane, considerandolo un fenomeno in crescita, alla luce del conflitto tra Israele e Hamas e dei cortei pro Palestina.
Secondo la ministra l'assenza di una grande mobilitazione in Italia il giorno dopo il 7 ottobre, paragonabile alle piazze piene di questi giorni, è dovuta a un antisemitismo di fondo con cui il nostro Paese non avrebbe fatto mai i conti.
"L'antisemitismo ha trovato nell'ultima fase del conflitto israelo-palestinese una giustificazione per riemergere ed essere rilegittimato. Il gusto con cui si usa la parola genocidio, ributtandola in faccia a chi del genocidio ha un'esperienza storica molto documentata e precisa, è davvero sconvolgente. Non si è fatto i conti fino in fondo con l'antisemitismo nel nostro Paese. Tutte le gite scolastiche ad Auschwitz, cosa sono state? Sono state gite? A che cosa sono servite? Sono servite, secondo me, sono state incoraggiate e valorizzate, perché servivano effettivamente all'inverso. Ovvero servivano a dirci che l'antisemitismo era qualcosa che riguardava un tempo ormai collocato nella storia, e collocato in una precisa area: il fascismo. Le gite ad Auschwitz secondo me sono state un modo per ribadire che l'antisemitismo era una questione fascista e basta".
"E quindi il problema era essere antifascista non essere antisemita", ha scandito. "Allora, io penso che il problema oggi sia fare i conti con il nostro antisemitismo, fare i conti con il nostro passato senza illuderci che tutto si è affinato in un'epoca storica e in un'area politica, cosa che trovo difficile sostenere", ha ribadito Roccella.
La ministra ha anche lanciato un'accusa pesante contro gli studenti che manifestano e contro le università italiane che nelle ultime settimane sono in protesta, a sostegno della missione della Global Sumud Flotilla e contro il genocidio compiuto da Israele nella Striscia: "Sono state, in questo momento, fra i peggiori luoghi di non riflessione".
"Mi è appena arrivata l'ultimo segnale negativo dall'Università, dall'antica e nobile Università di Bologna, che fra l'altro è anche la mia città", ha continuato la ministra, spiegando che il Senato accademico "ha votato una mozione per non avere nessuna più collaborazione con le universita' israeliane, con gli organismi di cultura israeliana". Roccella ha poi sottolineato "allora, di fronte a tutto questo è chiaro che bisogna trovare altri luoghi dove riflettere, dove pensare, perché è dal pensiero, dalla riflessione, dalla consapevolezza che poi si può arrivare a quei ragazzi che oggi manifestano in maniera totalmente inconsapevole, ma non per questo innocente, per una Palestina ‘dal fiume al mare', per la difesa addirittura di Hamas, con slogan terribili anche sul 7 ottobre".
La senatrice Segre critica Roccella: "Stento a credere alle sue parole"
"Stento a credere che una ministra della Repubblica, dopo avere definito ‘gite' i viaggi di istruzione ad Auschwitz, possa avere detto che sono stati incoraggiati per incentivare l'antifascismo. Quale sarebbe la colpa?", ha detto la senatrice a vita Liliana Segre. "Durante la seconda guerra mondiale, in tutta l'Europa occupata dalle potenze dell'Asse, i nazisti, con la collaborazione zelante dei fascisti locali – compresi quelli italiani della Rsi – realizzarono una colossale industria della morte per cancellare dalla faccia della terra ebrei, rom e sinti e altre minoranze. La formazione dei nostri figli e nipoti deve partire dalla conoscenza della storia. La memoria della verità storica fa male solo a chi conserva scheletri negli armadi".
Schlein: "Meloni prenda le distanze da uscita indecente di Roccella"
"Giorgia Meloni prenda subito le distanze dall'indecente uscita della ministra Roccella perché a tutto c'è un limite, nonostante questo governo dimostri come sia possibile superarlo anche insultando i viaggi della memoria ad Auschwitz e provando a riscrivere la storia. Ci aspettiamo, per il rispetto che si deve alla tragedia dell'Olocausto e per la dignità del nostro Paese, una netta presa di distanza di Giorgia Meloni nei confronti di questa inqualificabile dichiarazione", ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein.
Polemica per le parole di Roccella: "Deliranti"
Alle dichiarazioni della ministra per la Famiglia ha risposto il leader di Europa Verde e parlamentare di Avs, Angelo Bonelli: "La ministra mostra una totale insensibilità e indifferenza alla pulizia etnica compiuta da Netanyahu a Gaza contro il popolo palestinese: per noi e per l'Onu è un genocidio. Le gite ora dovremmo organizzarle a Gaza per vedere cos'è oggi un genocidio nel terzo millennio. In ogni caso le ricordo che a volere l'Olocausto furono i nazifascisti", ha commentato a Fanpage.it.
Alla ministra Roccella ha risposto anche la senatrice del M5s Alessandra Maiorino: "Riscrittura della Storia. Questo è ciò che fa l'intero governo Meloni e Roccella purtroppo non fa eccezione. Pur di portare avanti la loro lettura distorta di fatti certificati da una montagna di prove, passano sopra all'ONU, alla Corte Penale Internazionale, e a tutti gli organismi che hanno dimostrato, carte alla mano, che in Palestina si sono compiuti genocidio, deportazione, apartheid, pulizia etnica. E passano sopra alle decine di intellettuale ebrei che con dolore denunciano le medesime cose. La verità è che supportano semplicemente la legge del più forte, e Israele è uno Stato fortissimo, per potenza militare, economica e di intelligence, con cui si garantisce il sostegno incondizionato degli Stati Uniti e dei sui Stati vassalli, primo fra tutti l'Italia di Giorgia Meloni. Hanno sporcato una parola sacra come antisemitismo, l'equiparandolo alla critica ad Israele, e questa è una responsabilità enorme che grava sulle loro spalle", ha detto a Fanpage.it la parlamentare pentastellata.
Secondo la deputata pentastellata Annalaura Orrico, "sono gravissime le parole della ministra Roccella, che riesce nell'impresa di negare l'indiscutibile valore educativo di quelle che lei liquida come ‘gite' ad Auschwitz. Quei viaggi d'istruzione da anni servono a raccontare l'orrore del Novecento, a mantenere viva la memoria di chi è stato vittima del genocidio ad opera del regime nazifascista. La Roccella vuole forse riscrivere la storia?".
"La Ministra della Famiglia e delle Pari Opportunità Eugenia Roccella oggi ha detto, cito testualmente, che: ‘le gite scolastiche ad Auschwitz sono state incoraggiate e valorizzate perché servivano a dirci che l'antisemitismo riguardava il fascismo.' E poi ancora: ‘Le gite ad Auschwitz secondo me sono state un modo per ribadire che l'antisemitismo era una questione fascista e basta'. Queste sono parole deliranti. Tanto più se pronunciate da un Ministro della Repubblica. Parole che negano in modo imbarazzante e pericoloso una verità storica incontrovertibile. Auschwitz e la Shoah sono responsabilità storica della follia omicida del nazifascismo. I viaggi di istruzione ad Auschwitz, e non ‘gite' come dice la Ministra, servono ad onorare la memoria degli italiani che caddero per mano delle leggi razziali promulgate dal fascismo, condotti nei campi di sterminio nazisti. Quindi no, cara Ministra Roccella, né i viaggi di istruzione ad Auschwitz né l'istituzione del giorno della memoria sono frutto di manipolazione: essi sono il rispetto della verità storica, ovvero l'antisemitismo che diventa genocidio ad opera del nazifascismo, che tutti noi abbiamo il dovere di ricordare, di contrastare, di trasmettere alle nuove generazioni. Mai si era arrivati a violare la memoria di Auschwitz per una spicciola polemica e strumentalizzazione politica. È tutto veramente vergognoso", si legge in una nota il Senatore Francesco Verducci, vicepresidente della commissione straordinaria contro intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all'odio e alla violenza.
"Le dichiarazioni della ministra Roccella sono molto gravi. Affermare che le visite scolastiche ad Auschwitz siano state promosse per "ribadire che l'antisemitismo era solo una questione legata al fascismo" non solo strumentalizza la memoria della Shoah, ma rovescia la verità storica con un cinismo inaccettabile per un rappresentante delle istituzioni. Le visite ad Auschwitz non sono mai state "gite", come superficialmente le definisce la ministra. Sono state e sono momenti fondamentali di educazione alla memoria, strumenti preziosi per trasmettere alle giovani generazioni l'orrore della persecuzione nazista e fascista e per ricordare che l'antisemitismo non è un fantasma del passato, ma una minaccia viva, che ritorna anche attraverso le parole irresponsabili di chi tenta di relativizzarlo", ha detto Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Pd.
"Che il fascismo italiano abbia avuto un ruolo determinante nell'emanazione delle leggi razziali del 1938, nella persecuzione degli ebrei e nella deportazione di migliaia di cittadini italiani, è un fatto storico documentato. È paradossale, poi, che proprio in un evento organizzato per "non stravolgere la storia", si sentano parole che negano o minimizzano le responsabilità fasciste nella Shoah. L'antisemitismo è un fenomeno grave e preoccupante che attraversa la nostra storia e che va contrastato ogni giorno con forza e con un costante impegno a sostegno della memoria e della conoscenza. È compito delle istituzioni – tutte – preoccuparsi e farsi carico dell'ondata di odio, razzismo e intolleranza che attraversa la società, spesso alimentata anche da ambiguità e silenzi all'interno della stessa area politica di governo. Chi ricopre un ruoli di governo non può in alcun modo strumentalizzare la memoria di chi ad Auschwitz è stato deportato, torturato e sterminato per una bieca polemica politica".
"Il ministro Roccella una ne pensa e cento ne sbaglia. Non solo dà una lettura strumentale e provinciale del ricordo dell’Olocausto anche attraverso le gite scolastiche nei campi di concentramento, ma sembra voler sminuire il ruolo del nazifascismo che un secolo fa ha pianificato lo sterminio programmatico degli ebrei in Europa. Roccella non si arrampichi sugli specchi: è anche nel ricordo della Shoah e nel ripudio dei fascismi, grazie appunto a iniziative come le visite ad Auschwitz, che è maturata nelle giovani generazioni la ferma contrarietà al massacro di Gaza e al rifiuto della guerra in ogni sua forma. Ed è proprio grazie alla consapevolezza del fatto che questo orrore avvenne con la complicità delle società di allora, che oggi le persone scendono in piazza e dicono ‘mai più'", ha commentato il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
La replica della ministra Roccella: "Sinistra ipocrita"
Dopo le critiche ricevute per l'intervento di oggi, la ministra Eugenia Roccella ha risposto con una nota: "Mi rendo conto che la sinistra, tra la Albanese portata in trionfo, gli striscioni che inneggiano al 7 ottobre, le piazze e le università messe a ferro e fuoco e il cessate il fuoco siglato da Trump, non sappia più che pesci prendere. E quindi non resta altro che far finta di non capire e cercare disperatamente di strumentalizzare le parole altrui".
"I viaggi ad Auschwitz – ha aggiunto – sono ovviamente uno strumento fondamentale per trasmettere alle giovani generazioni la memoria dell'orrore che ha segnato il Novecento, e il mio stesso ministero ha promosso importanti iniziative per contribuire a non dimenticare. Ma condannare l'antisemitismo di allora senza fare i conti con l'antisemitismo che senza più alcuna remora e senza alcun pudore alligna oggi tra le file di chi strizza l'occhio ad Hamas, di chi scatena la caccia all'ebreo nelle città e negli atenei dell'Occidente, di chi fomenta odio e boicottaggi con il pretesto della geopolitica, diventa – questo sì – un modo per strumentalizzare le tragedie del passato senza assumersi alcuna responsabilità per il presente che, a differenza del passato, dipende da tutti noi".