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Giorgia Meloni non chiede scusa per il video dello stupro: “Condiviso per solidarietà”

La leader di Fratelli d’Italia non si scusa per aver rilanciato il video dello stupro di Piacenza, nonostante le parole della vittima che ha detto di essere stata riconosciuta: “Il video era oscurato – ha detto Meloni – l’ho fatto per denuncia e solidarietà”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Non si scusa, Giorgia Meloni, con la vittima dello stupro di Piacenza, di cui ha ricondiviso un video nei giorni scorsi finendo al centro della polemica politica. Neanche dopo le drammatiche parole della donna, che ha detto di essere stata riconosciuta proprio per via del video circolato ovunque in rete. "Io ho pubblicato un video che era completamente oscurato – ha detto la leader di Fratelli d'Italia ad Ancona – siccome sono molto sensibile su queste materie non avrei mai pubblicato un video che potesse far riconoscere la vittima". E ha aggiunto: "Francamente rimango un po' colpita dalla polemica, soprattutto perché la polemica è circoscritta a me. Si sa da dove l'ho preso io il video? Dalla stampa. Tutti state parlando di me".

Poi, incalzata dal reporter di Fanpage.it, ha sottolineato ancora: "La cassa di risonanza non sono io, sono i quotidiani in Italia, che sono quelli che fanno informazione". E ha insistito: "Quindi io un video oscurato pubblicato da un quotidiano italiano, siccome mi fido della stampa, lo condivido per commentare una notizia che è stata data da altri".

Per Meloni si è trattato di un atto di solidarietà: "Quando il Pd ha pubblicato senza oscurarle le immagini di un omicidio, cioè dell'assassinio di Alika – ha contrattaccato poi la leader di Fratelli d'Italia – Perché al tempo questa questione non ve la siete posta?". E ancora: "Le immagini della morte di quell'uomo sono state ampiamente pubblicate senza alcuna forma di oscuramento, tant'è che la famiglia disse che per loro rivedere quelle immagini è stato drammatico".

"Il problema è capire se in questa nazione chi è di destra ha gli stessi di diritti di chi è di sinistra – ha attaccato ancora Meloni – Non ho ragione di scusarmi se non per aver espresso solidarietà, ho pubblicato una cosa che stava già sui siti e che era già sulla stampa". Poi ha spostato l'attenzione: "Avete chiesto ai quotidiani che hanno pubblicato il video se intendono scusarsi? Mi sembra che ci sia un tiro al piccione". Quanto a lei ha sottolineato: "Sono persona molto attenta a queste dinamiche, figuriamoci se da donna non sono attenta alla questione della violenza contro le donne". E ha concluso: "L'ho fatto per denunciare un fatto che è sempre più frequente ma di cui non parla nessuno. Non è strano questo? Che io sono molto più discussa dello stupratore di questa signora?".

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