Fuori la prima casa dal calcolo Isee: perché la misura nella manovra può aiutare le famiglie

Via la prima casa dal calcolo dell'Isee. La misura, che è stata inclusa della manovra economica da 18,7 miliardi approvata oggi in Consiglio dei ministri, prevede appunto escludiamo dal calcolo dell'Isee la prima casa con un limite catastale, che dovrebbe essere poco più basso di 100mila euro, e dovrebbe aggirarsi intorno ai 92mila euro.
E sempre in tema di casa vengono confermate le detrazioni sulle ristrutturazioni edilizie in vigore quest'anno, che dovrebbero quindi essere fissate al 50% per le prime case e al 36% per le altre abitazioni. In teoria, da programma, le detrazioni avrebbero dovuto scendere al 36% per l'abitazione principale, ma la misura è stata corretta. Alla fine il governo ha scelto di prorogare il bonus ristrutturazioni al 50%.
Per quanto riguarda invece l'esenzione dall'Isee della prima casa, si è scelto di optare su un'esclusione selettiva, fissando un tetto riferito al valore catastale dell'immobile. L'Isee come sappiamo è l'indicatore della situazione economica equivalente, il cui valore è importante per stabilire se un nucleo familiare ha diritto o meno a una serie di bonus e agevolazioni fiscali pubbliche. Per questo togliere la prima abitazione da questo calcolo può dare un contributo concreto alle famiglie, che possono accedere a una serie di aiuti o incentivi pubblici che con un Isee più alto non potrebbero ricevere.
Lo scorso 15 ottobre è stato approvato il Documento programmatico di bilancio, la cornice della manovra. Si legge nel testo:
Al fine di favorire l’accesso a determinate prestazioni agevolate, si introduce una revisione della disciplina per il calcolo dell’ISEE, prevedendo maggiorazioni delle scale di equivalenza per i nuclei familiari con due o più figli e l’innalzamento della soglia di esclusione della casa di abitazione.
Il ministero dell'Economia aveva spiegato che in favore delle famiglie sono stanziati nel triennio 2026-2028 circa 3,5 miliardi per la famiglia e contrasto alla povertà: "Tali somme includono, al fine di favorire l'accesso a determinate prestazioni agevolate, una revisione della disciplina per il calcolo dell'Isee, che interviene sul valore della casa e sulle scale di equivalenza, con effetti complessivi di quasi 500 milioni di euro annui".
La misura in questione è stata spinta soprattutto dalla Lega e da Matteo Salvini: inizialmente si parlava di un tetto di 100.000 euro, ora secondo quanto è emerso da fonti del Mef il limite non dovrebbe essere lontano da quella cifra, anche se quest'elemento non è stato chiarito in conferenza stampa. Il tetto catastale di 100mila euro come valore limite dell’immobile per poter venire escluso dal calcolo dell’Isee, equivale a un valore di mercato che oscilla tra i 300mila e i 400mila euro: dentro questa categoria rientrano la maggior parte delle abitazioni.
Con l'attuale manovra "dedichiamo alla famiglia circa 1,6 miliardi di euro in più", ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa a Palazzo Chigi, dopo l'approvazione della legge di Bilancio 2026. "Tra i provvedimenti aumentiamo da 40 a 60 euro al mese il bonus per le mamme lavoratrici ed escludiamo dal calcolo dell'Isee la prima casa con un limite di valore catastale. Abbiamo sempre detto che la prima casa è sacra e stiamo applicando questo principio".
"Il centrodestra mantiene gli impegni e conferma la sua attenzione alle esigenze vere del Paese, a famiglie, lavoratori e imprese. Tre miliardi e mezzo è la quota riservata in modo specifico alla famiglia dalla prossima legge di bilancio, il 20 per cento del totale della manovra, non poco. E tutto questo mantenendo un concreto realismo e garantendo la stabilità dei conti pubblici", ha detto il presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi.
"Anche grazie a Noi moderati questa attenzione per le famiglie si è tradotta in interventi concreti: dalla riconferma dei tre mesi di congedo parentale all'80% alla revisione dell'Isee con l'esclusione del calcolo della prima casa, la casa non può essere un indice di ricchezza ma un bene essenziale per la famiglia. E poi c'è la detrazione sui libri scolastici fino al riconoscimento del ruolo delle madri lavoratrici con premi fiscali. Quindi i fondi per i centri estivi e per le attività degli oratori, presenza sempre più fondamentale nelle nostre città. Nel calcolo dell'Isee è prevista una incidenza maggiore del numero dei figli, secondo il principio del quoziente familiare. Un aiuto concreto alle famiglie deriva poi dal fondo da 2 miliardi di euro per aumentare i salari con una tassazione agevolata. Quanto al Terzo settore e al 5 per mille, l'aumento del tetto passa da 525 a 610 milioni. È una battaglia trasversale portata avanti dall'Intergruppo per la Sussidiarietà. Il Terzo settore ha un ruolo indispensabile nel nostro welfare, di cui minori e famiglie sono tra i primi beneficiari. C'è un aumento dei fondi per la parità scolastica e per le detrazioni dei libri scolastici".