Fondo pensione per i nuovi nati nella legge di bilancio, cos’è e come funzionerebbe

Tra gli emendamenti segnalati da Fratelli d'Italia alla manovra c'è quello che istituisce presso l'Inps un fondo di previdenza per i nuovi nati. Il meccanismo prevede l'attivazione, su base volontaria, da parte dei genitori attraverso il versamento di 100 euro, a cui l'Istituto contribuirebbe con altri 50 euro. Una volta compiuti 18 anni, il figlio potrebbe decidere se ritirare la somma e investirla nello studio o nell'attività lavorativa. Vediamo nel dettaglio cosa dice l'emendamento e come funzionerebbe.
Cosa dice l'emendamento e cos'è il Fondo previdenza giovani
Come dicevamo, l'emendamento è di FdI, a prima firma della senatrice Lavinia Mennuni. La proposta è tra le 123 segnalate dal partito di governo, su cui ora si discuterà in Commissione bilancio. Prevede la creazione di un fondo di previdenza complementare, chiamato Fondo previdenza Giovani a favore dei bambini che nasceranno nel 2026. Consiste in una sorta di pensione privata, che andrà a integrare l'assegno ordinario e che può essere attivato dalle famiglie nei primi tre mesi di vita del nuovo nato.
L'attivazione, volontaria, è connessa al pagamento iniziale di almeno 100 euro, a cui l'Inps concorre con il versamento di altri 50 euro. Possono attivarlo anche dei parenti, fino al terzo grado. Questi soldi verranno messi da parte di anno in anno fino al raggiungimento dei 18 anni del figlio. Diventato maggiorenne, questi potrà decidere se continuare a far fruttare il fondo o riscattarlo e investirlo altrove, anche se con certi paletti. La somma infatti, andrà destinata a istruzione, formazione o lavoro (ad esempio per il pagamento delle rette universitarie o l'avvio di un'impresa).
Nel dettaglio, l'emendamento recita:
Al fine di promuovere la cultura previdenziale, supportare e agevolare la formazione e l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, promuovendo in particolare il lavoro autonomo, dal 1° gennaio 2026 è istituito presso l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, il Fondo di previdenza per i Giovani (FPG) a favore dei nuovi nati nel medesimo anno, nel rispetto della normativa vigente sulla previdenza complementare di cui al decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252.146. Il Fondo ha natura individuale e viene attivato entro i prime tre mesi di vita del nuovo nato da parte dei genitori o di un parente entro il terzo grado o affine entro il secondo grado, con un primo versamento volontario iniziale minimo di 100 euro. All'attivazione del Fondo, l'INPS concorre con un versamento pari a 50 euro. Le somme accantonate nel Fondo a partire dal diciottesimo anno di età sono interamente riscattabili dal beneficiario che può utilizzarle per il pagamento delle spese universitarie o di formazione professionale o per l'avvio di un'attività d'impresa o di lavoro autonomo, svolta sia in forma individuale che di partecipazione.
Naturalmente, la proposta verrà esaminata durante la discussione sulla manovra in Parlamento, il quale deciderà se mantenerla o meno.