Fondi Pdl, la procura chiede il processo per Gasparri

La procura di Roma ha chiesto ufficialmente il rinvio a giudizio per il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri accusato di peculato per alcune irregolarità nella gestione di fondi pubblici destinati al Pdl, suo ex partito. Nel dettaglio l'accusa dei pm capitolini riguarda una presunta appropriazione indebita di 600mila euro di fondi pubblici destinati al funzionamento del gruppo Popolo della libertà al Senato. Secondo i magistrati romani, Gasparri avrebbe utilizzato quei fondi non per scopi politici del partito, ma per sottoscrivere una polizza vita a lui intestata. Nel febbraio del 2013 il senatore poi ha restituito la somma al gruppo Pdl, in due tranche, ma per gli inquirenti Gasparri ha utilizzato comunque quei fondi pubblici in modo improprio e non previsto dalla legge e quindi va processato. Il documento d'accusa è stato firmato dai pubblici ministeri Alberto Pioletti e Giorgio Orano, d'intesa con i procuratori aggiunti Francesco Caporale e Nello Rossi ed il procuratore capo Giuseppe Pignatone dopo che nel dicembre scorso era stato notificato l'atto di chiusura delle indagini.
Maurizio Gasparri dal suo canto rigetta ogni accusa e spiega di non essersi appropriato di nulla. Assistito dall'avvocato Giuseppe Valentino, nelle scorse settimane il parlamentare ha presentato agli inquirenti una propria memoria difensiva in cui spiega la sua versione dei fatti e sostiene di non essersi appropriato di quei soldi ma di averli solo accantonati a favore del gruppo Pdl. "Non ho sottoscritto alcuna polizza sulla vita. Né ho fatto uso improprio delle somme che mi erano destinate quale Presidente del gruppo Pdl Senato. Ritenevo di aver chiarito e documentato le mie ragioni e la verità dei fatti ma, a quanto pare, questo finora non è bastato" ha dichiarato il senatore, concludendo: "Confido che un esame più sereno e giuridicamente più corretto dei fatti che mi interessano possa consentire una definitiva chiarificazione e la conclusione di una vicenda che definire kafkiana è riduttivo".