Fini: no all’alleanza con Pdl e Lega, sì alle coppie di fatto

Nessuna alleanza con Pdl e Lega, così come nessun apparentamento con tutti quei partiti che hanno criticato e continuano a criticare il Governo Monti, è questa la decisione di Gianfranco Fini annunciata dal palco dell'assemblea di Futuro e Libertà in corso a Roma. Avanti invece con il progetto di un nuovo polo di centrodestra che guardi ovviamente a Casini e all'Udc, "un polo riformatore, patriottico ed europeo per offrire agli italiani un serio progetto politico". "Verificheremo la fattibilità di questo progetto che deve avvenire nelle prossime settimane" ha detto il leader di Fli ricordando che dovrà essere aperto anche ad altri soggetti e alla società civile. Fini ha lanciato dunque una nuova costituente dei "mille per l'Italia" la cui prima riunione sarà a Roma a fine settembre.
I mille per l'Italia il nuovo soggetto politico di centrodestra – Il Presidente della Camera insomma dice definitivamente addio ai vecchi compagni del Pdl , "che hanno nelle loro prospettive l'intesa con la Lega", per dedicarsi al nuovo soggetto politico. "Sono ottimista, lo spazio c'è" ha detto fiducioso il leader di Fli, ben conscio però che i prossimi giorni saranno decisivi proprio per allontanare l'Udc dalle sirene ammaliatrici del Pdl, m anche del Pd. Fini ha rivendicato il ruolo del partito nella nascita del governo Monti e ne rivendica ora i successi in campo economico, gli stessi successi che guideranno l'azione politica di Fli in caso di vittoria alle prossime elezioni politiche.
Sì alla cittadinanza per gli immigrati di seconda generazione e alle coppie di fatto – E' iniziata così anche la campagna elettorale di Fli e dunque avanti con le alleanze, i programmi e i proclami. Fli metterà in lista lo stesso numero di uomini e donne, senza quote, "candidati e candidate siano in numero pari" ha detto infatti Fini che ha anche rilanciato un altro cavallo di battaglia del partito, la cittadinanza per le seconde e terze generazioni di immigrati. Un po' a sorpresa invece è arrivato il sì di Fini a regolarizzare le coppie di fatto anche dello stesso sesso, purché non si parli di famiglia ma di unione tra persone. Nella prossima legislatura avanti anche con una nuova costituente che approvi tutte le riforme essenziali per il Paese, anche se ad ogni modo per le elezioni c'è ancora tempo visto che Fini ha ribadito l'impegno nel sostenere Monti fino a fine mandato perché "sarebbe fatale per il Paese rallentare e indebolire l'azione del governo".