Fine vita, il videomessaggio di Laura Santi ai politici: “Bocciate la proposta del centrodestra, disumana”

"Quello sul fine vita è un disegno di legge veramente infausto. Da esseri umani vi chiedo di bocciarlo. Non è un intento di regolamentare ma di escludere questo diritto", è l'appello lanciato ai parlamentari da Laura Santi, morta tramite suicidio assistito, affinché blocchino la proposta di legge sul fine vita avanzata dalla maggioranza. Il video, registrato dalla giornalista prima di morire, è stato pubblicato oggi sui profili social del marito.
La donna affetta da una sclerosi multipla avanzata ha ripercorso le sofferenze provocate dal feroce decorrere della malattia per poi rivolgersi ai parlamentari. "Vi prego, vi prego con tutto il cuore, fate quello che volete con la politica ma vi prego, Paese Italia, occupatevi delle sofferenze dei malati più gravi", ha dichiarato. Nel videomessaggio la giornalista si scaglia contro il disegno di legge sul fine vita proposto dal centrodestra, "concordato sottobanco dalla presidente Giorgia Meloni". "Mi rivolgo anche a lei, dal Governo e dalla maggioranza. Nessun altro interlocutore, solo il Vaticano"; Vi chiedo buon senso di esseri umani".
Il suo appello postumo arriva quando slitta ancora una volta la discussione sugli emendamenti, che si voteranno a settembre, dopo la pausa estiva. Un rinvio concordato dai gruppi di maggioranza e opposizione per affrontare il tema "col tempo e l'attenzione che merita".
La discussione si appresta a cominciare ma sul testo è già scoppiata la polemica. Opposizioni e associazioni hanno denunciato il tentativo delle norme contenute di comprimere i diritti dei malati e complicare le procedure per accedere al suicidio assistito. In teoria il disegno di legge dovrebbe definire tempi, criteri e modalità certe per richiedere la morte volontaria e colmare così il vuoto normativo su cui da anni i giudici chiedono di intervenire.
Tuttavia, molti punti del ddl appaiono controversi, come viene ribadito anche da Laura Santi. "Perché è stato escluso il servizio sanitario nazionale, lasciando a iniziative privatistiche, chi si deve occupare della mia valutazione? Perché mettere un comitato etico nazionale di nomina governativa? Chi vuole questo disegno di legge intende introdurre trattamenti sostitutivi alle funzioni vitali ma questo esclude gran parte dei malati e io stessa non avrei avuto questo diritto. Vogliono introdurre l'obbligo delle cure palliative ma vi prego abbandonate questo pretesto. C'è una tempistica sadica e spietata", ha osservato.
La malattia "si prende tutto, tutto tutto e quando vedrete questo video si ‘sarà mangiata' tutto perché io non ci sarò più" ha sottolineato. "Sappiate che nessuno mi ha imbeccato. Sono stata nell'associazione Luca Coscioni ma i miei amici non sanno che lo sto facendo". La giornalista infatti, ha lavorato come attivista all'interno dell'associazione che si batte per l'eutanasia legale. "È un regalo a me stessa, alla mia memoria e alla mia vita che oggi è un carcere, una prigionia e un inferno di dolore quotidiano in peggioramento continuo", ha proseguito invitando i parlamentari a discutere "non da membri di partito, non parlamentari di destra, centro e sinistra".
"Tutte cose irrilevanti di fronte alla morte – ha aggiunto – ma vi chiedo di ragionare da esseri umani quali siete. Persone dotate di testa e cuore. Pensate se foste nel mio corpo o in quello di dj Fabo. Nulla può descrivere la tortura delle mie 24 ore. Ho anche avuto un dialogo con Dio e mi è stato risposto da uomini di Chiesa che lo stesso Papa Francesco, che ho amato, se avesse visto le mie 24 ore mi avrebbe detto ‘vai Laura'. Sono agnostica ma se l'ho incontrato è un dio buono che non vuole la nostra sofferenza estrema e ci lascia comunque il libero arbitrio", ha proseguito ."Onorevoli, grazie e buon proseguimento di vita", ha concluso.