Fiducia al Governo Berlusconi: le reazioni di maggioranza e opposizione

Il governo Berlusconi ha ottenuto la fiducia in Parlamento, grazie a 316 voti a favore e 301 contro. E mentre i partiti di opposizione erano d'accordo nel non partecipare alla prima tornata, così da impedire il raggiungimento del numero legale per la votazione, il disperato tentativo è fallito a causa dei 5 deputati del Partito Radicale e altri due del partito SVP (Partito Popolare Sudtirolese) entrati a votare durante la prima votazione. Il resto dell'opposizione è stato quindi costretto a partecipare al secondo appello e votare.
E mentre Berlusconi prima della seconda votazione del voto di fiducia dichiarava: "Fiducia dopo aver sventato la figuraccia dell'opposizione che ha sbagliato i suoi calcoli mettendo in atto i vecchi trucchi del più bieco parlamentarismo e offrendo un'immagine su cui gli italiani rifletteranno. E' fallito l'ennesimo agguato", diverse sono state le reazioni dell'opposizione.
Segue a ruota il capogruppo Italia dei Valori alla Camera dei Deputati Massimo Donadi, che afferma: "La maggioranza è sgangherata, si tiene insieme con lo scotch".
Anche il Presidente della Camera Gianfranco Fini è apparso critico nei confronti del 51esimo voto di fiducia chiesto dal governo Berlusconi: "la cinquantunesima fiducia è un governo che può legittimamente governare, ma che non si preoccupa degli interessi dell'Italia". Queste affermazioni si vanno ad aggiungere ad una sua dichiarazione precedente: "Sono molto triste perché tanti ex amici difendono l’indifendibile per mantenere poltrone e poltroncine". Un assente illustre come lo scajolano Fabio Gava aveva già confermato la sua assenza, affermando: "non andrò (in aula) perché non credo sia giusto votare la sfiducia essendo stato eletto nella lista del Pdl e per l'affetto sincero che provo per Berlusconi. Ma nel suo interesse reputo necessario un momento di decantazione per un allargamento della maggioranza".