Femminicidi, a Padova le armi vengono sequestrate prima che venga commesso il reato

"Diminuire il numero di armi in giro è una garanzia di sicurezza. Sì, proprio la sicurezza sbandierata in campagna elettorale da più parti. Le misure restrittive sul possesso di pistole e fucili consentono infatti di prevenire anche i femminicidi o i tentati omicidi nei confronti delle donne. Per questo non posso che elogiare l'iniziativa del questore di Padova, Paolo Fassari, sul sequestro cautelativo di armi nei casi di stalking o di violenze". A dirlo è Pippo Civati di Possibile ed esponente di Liberi e Uguali.
Una soluzione, quella adottata nella città veneta, che potrebbe limitare il numero di casi di violenze in famiglia e no. Il violento, lo stalker, spesso possiede pistole o fucili regolarmente registrate, per pratica sportiva o difesa personale, anche nel caso si tratti di armi da collezione o d'epoca. La decisione del questore Fassari dà una risposta tempestiva al rischio che si consumino tragedie. Non è necessario infatti che venga commesso un reato perché vengano ritirate le autorizzazioni sul possesso di armi. Basta una segnalazione di liti continuate e particolarmente aggressive, per allertare le forze dell'ordine e procedere con il sequestro cautelativo di pistole e fucili da caccia. Un a contromisura da adottare naturalmente nel caso ci fossero avvisaglie di possibili degenerazioni tali da mettere in pericolo l'incolumità degli individui coinvolti.
Applicare norma potrebbe essere semplice, vista la presenza di banche dati, che raccolgono i nomi dei possessori di armi. Quindi la polizia che sta seguendo un caso di stalking può subito avviare gli accertamenti ed eventualmente procedere al sequestro preventivo. Le cifre del fenomeno in possesso della Questura di Padova sono impressionanti: dal 2017 ad oggi, sono stati commessi due femminicidi e due tentati omicidi in cui erano coinvolte due donne, 418 lesioni dolose, 94 casi di percosse e 376 minacce. Ma la questione si può facilmente allargare anche ad altre città italiane. Negli ultimi mesi la Polizia ha effettuato 9 sequestri cautelativi di armi per casi di violenze e ben 94 rigetti e revoche dell’autorizzazione del porto d’armi, perché venuti a mancare i requisiti psico-fisici per detenerle. Le armi in circolazione nella provincia di Padova non sono poche: 7482 porti fucili da caccia e 11062 fucili per uso sportivo, secondo quanto riporta il sito PadovaOggi.
"Quando parliamo di sicurezza – aggiunge Civati – bisogna tenere bene in mente questo aspetto: riguarda anche la sicurezza tra le mura domestiche. E l'esempio del questore di Padova deve essere esteso a tutti i casi sul territorio italiano, come ha chiesto l'Opal di Brescia, attraverso una norma. Perché, come evidenziano le statistiche, meno armi significa prevenire i delitti".