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Attentato Sigfrido Ranucci

Fazzolari e il caso del pedinamento dei Servizi su Ranucci: il sottosegretario denuncia il giornalista

Dopo l’audizione di Sigfrido Ranucci in commissione di Vigilanza, il sottosegretario Fazzolari annuncia l’intenzione di denunciare il giornalista per il caso del presunto pedinamento da parte dei Servizi segreti: “Le accuse sono troppo gravi per farle cadere nel vuoto”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Ieri Sigfrido Ranucci, giornalista e conduttore di Report, è stato ascoltato in commissione di Vigilanza Rai, su diversi casi che riguardano la sua trasmissione e soprattutto sull'attentato subito davanti alla sua abitazione di Pomezia, ma non solo. Al centro dell'incontro anche l'inchiesta sul Garante della privacy Ghiglia, che il giorno prima di sanzionare Report per gli audio pubblicati su caso Sangiuliano si è recato nella sede di Fdi per incontrare Arianna Meloni. Tra i temi urgenti anche il presunto pedinamento dei servizi segreti, che sarebbe stato chiesto dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Fazzolari.

Su quest'ultimo punto era stata chiesta martedì la secretazione di una parte dell'audizione in Commissione Antimafia. Ieri la deputata di Fratelli d'Italia, Sara Kelany, si è opposta ad una analoga procedura in Vigilanza: per la parlamentare il tenore delle dichiarazioni di Ranucci non sarebbe stato tale da necessitare la secretazione, non essendoci nulla di particolarmente sensibile, e che quanto avvenuto il giorno prima in Commissione Antimafia, a seguito di una domanda del senatore M5s Roberto Scarpinato, sembrerebbe "una macchinazione per far aumentare l'alone di mistero su una vicenda destituita di fondamento".

"Quello che mi risulta – ha detto il giornalista – è che il sottosegretario Fazzolari, in seguito a un'inchiesta sul padre della premier Meloni (con cui Meloni non ha rapporti da quando ha 14 anni), abbia ispirato l'attivazione dei servizi per capire quali fossero le mie fonti". Ma ha anche precisato: "Non ho mai detto che Fazzolari mi ha fatto pedinare, ho detto che ha ispirato l'attivazione dei servizi, questo lo dico e lo confermo". Quindi ha spiegato che la scelta di chiedere la secretazione era legata alla volontà di "non rivelare in udienza pubblica nomi di persone che hanno fatto parte dei servizi segreti". Augusta Montaruli, a quel punto, ha comunicato la disponibilità di Fdi a concedere la seduta segreta con il consenso di tutte le altre forze politiche, visto che per questa procedura serve l'unanimità della commissione.

Lo scontro Ranucci-Fazzolari e la replica del sottosegretario Fdi

"Le accuse sono troppo gravi per farle cadere nel vuoto", ha detto oggi il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Fazzolari, in un'intervista al ‘Corriere della Sera', replicando alle affermazioni di Ranucci, secondo cui l'esponente Fdi sarebbe stato coinvolto nell'attivazione dei servizi segreti per spiare il giornalista.

Nel mirino del sottosegretario anche le dichiarazioni di Elly Schlein e Roberto Scarpinato, che secondo Fazzolari avrebbero superato "il limite della decenza" insinuando un nesso tra l'attentato al giornalista di Report e l'esecutivo.

"Mi auguro che la Procura di Roma stia facendo tutto il possibile per individuare, in tempi brevissimi, i responsabili di un atto così grave. Perché è evidente come qualcuno stia cercando di strumentalizzare questo ignobile episodio per attaccare il governo, facendone a tutti i costi una questione politica", ha detto a proposito della bomba piazzata davanti casa di Ranucci, che ha distrutto le sue auto.

A marzo, al Parlamento europeo, Ranucci aveva accusato Fazzolari di aver ordinato ai servizi di spiarlo. La risposta di Fazzolari era stata: "I servizi non dipendono da me, comunque non ne sarebbe valsa la pena".

"Ho annunciato un'azione legale – ha detto il sottosegretario -, accompagnandola all'offerta di una possibile mediazione. Mi sarei fermato se Ranucci avesse smentito. Lui ha rifiutato e ieri, con l'aiuto di Scarpinato, ha messo in scena un altro grottesco siparietto. Se ti viene chiesto se c'è un collegamento tra l'attentato che ti ha colpito e un esponente del governo, la risposta dovrebbe essere molto chiara: ‘no'. Ranucci, al contrario, ha chiesto di secretare la sua risposta, alimentando così il sospetto che quel collegamento ci fosse davvero. Se non andassi avanti con un'azione legale, finirei con l'avvalorare le accuse di Ranucci. Se invece scegliessi di tutelarmi, verrei accusato di intimidire la stampa".

"Valuterò cosa fare, anche se da più parti mi viene detto che è quasi impossibile ottenere giustizia in tribunale con Report. Io mi rifiuto di credere che sia così, ma non aiuta l'immagine di un giornalista con numerose querele che riceve la standing ovation da chi dovrebbe giudicarlo con imparzialità".

Sul ruolo di Report, il sottosegretario ha poi denunciato una certa "disinvoltura" nel modo di fare informazione: "Troppo spesso abbiamo visto inchieste infarcite di accuse infondate, costruite solo per colpire qualcuno con la tracotanza di chi non teme conseguenze legali".

Mentre sulla sanzione del Garante per il caso Sangiuliano, Fazzolari è convinto dell'indipendenza dell'Autorità: "Non vorrei che il messaggio fosse: non toccate Report se non volete subire il linciaggio mediatico". Infine, ha negato ogni ipotesi di censura: "Non vogliamo chiudere Report, non spetta al governo decidere i palinsesti. Ma rivendico il diritto di criticare un certo modo di fare informazione, basato su tesi preconfezionate e accuse infondate. Non ci facciamo intimidire, perché non abbiamo nulla da nascondere".

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