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Familiari a carico, il governo fa marcia indietro: tornano le detrazioni per genitori, fratelli e altri parenti

Il governo ripristina le detrazioni Irpef del 19% sulle spese sostenute per tutti i familiari fiscalmente a carico, valide già per il 2025. Restano escluse solo le detrazioni per l’ex coniuge, mentre non viene reintrodotta la detrazione in cifra fissa in busta paga.
A cura di Francesca Moriero
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Il governo è intervenuto nuovamente sulle regole relative ai familiari a carico, dopo le riduzioni introdotte con la Legge di Bilancio 2025. Con l'ultimo decreto legislativo in materia di Irpef e Ires, approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri, viene infatti ripristinata una parte delle agevolazioni che sembravano perdute: non torna la detrazione in cifra fissa in busta paga, ma ritornano le detrazioni del 19% sulle spese sostenute per tutti i familiari fiscalmente a carico. Una correzione importante, valida già per le spese effettuate nel 2025.

Chi è considerato fiscalmente a carico

La definizione di "familiare a carico" non cambia:

  • Reddito annuo entro 2.840,51 euro,
  • Fino a 4mila euro per i figli fino a 24 anni.

Rientrano in questa condizione: coniuge, figli, genitori, nonni, fratelli, sorelle, suoceri, generi e nuore, purché conviventi o mantenuti volontariamente tramite assegni alimentari non stabiliti da un giudice.

La stretta della legge di Bilancio

La manovra aveva cancellato quasi tutte le detrazioni in cifra fissa che venivano applicate direttamente in busta paga o sulla pensione. Erano rimaste solo per:

  • Il coniuge non separato,
  • i figli fino a 30 anni (o senza limiti se disabili),
  • i genitori e i nonni conviventi.

Per tutti gli altri familiari, le detrazioni in busta paga erano state eliminate. Questo aveva creato una frattura normativa: alcuni familiari restavano infatti "riconosciuti" per certe agevolazioni, altri invece no.

L'eccezione per i figli

Fin dall'inizio il governo aveva chiarito che i figli restavano considerati a carico per tutte le spese e i benefici collegati, indipendentemente dall'età, a patto di rientrare nei limiti di reddito; questo preservava, ad esempio, la possibilità di usufruire del welfare aziendale o di detrazioni di vario tipo. La stessa tutela però non era stata estesa agli altri familiari, creando disallineamenti e dubbi interpretativi.

Il ritorno delle detrazioni per tutti i familiari

Con il nuovo decreto, l'esecutivo corregge la rotta e riallinea le norme:

  • Non torna la detrazione in cifra fissa in busta paga.
  • Torna però la detrazione del 19% sulle spese sostenute, anche se il familiare non rientra più nella detrazione fissa.
  • Resta valido il principio per cui tutti i familiari fiscalmente a carico possono essere considerati per le altre agevolazioni legate ai carichi familiari.

In pratica: chi sostiene spese mediche, universitarie, assicurative o altre spese detraibili per genitori, fratelli, sorelle o suoceri potrà inserirle nel prossimo 730.

Vale già dal 2025

Le nuove disposizioni si applicano immediatamente: tutte le spese sostenute quest'anno potranno essere inserite nella dichiarazione dei redditi del prossimo anno, anche se intestate ai familiari a carico.

Chi resta escluso: l'ex coniuge

Un'unica esclusione rimane netta: l'ex coniuge, eliminato dalla categoria degli "altri familiari" già con la legge di Bilancio. Per lui o per lei non è più possibile applicare alcuna detrazione collegata ai familiari a carico.

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