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Europarlamento ‘salva’ il veggie burger, Salvini: “Schiaffo ai produttori italiani e ai consumatori”

Il Parlamento Ue non decide e ‘salva’ il veggie burger. Nessuno degli emendamenti che intendevano limitare l’uso delle denominazioni di carne ai soli prodotti di origine animale è stato approvato. Salvini: “È l’ennesimo schiaffo per i produttori italiani e per le nostre eccellenze, un regalo alle solite multinazionali. Il governo italiano non ha niente da dire?”.
A cura di Annalisa Cangemi
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I prodotti a base vegetale che non contengono carne possono continuare a essere etichettati come "salsicce" o "hamburger". È la decisione presa dal Parlamento europeo, che ha respinto la proposta avanzata dall'industria della carne per vietare l'utilizzo di tali termini.

Respinti dunque tutti gli emendamenti che volevano limitare l'uso delle denominazioni di carne a prodotti di origine animale. Quindi si potranno utilizzare termini come mortadella, salsiccia o hamburger per prodotti che sono integralmente vegetali.

Dopo giorni di dibattito, gli emendamenti più vicini al traguardo erano rimasti tre: divieto di usare termini relativi a tagli (bistecca) e preparati (hamburger) per prodotti vegetali, divieto con eccezioni (hamburger e salsiccia) oppure divieto con deroghe possibili da autorizzare dalla Commissione. Alla fine, nessuno dei tre ha raggiunto la maggioranza. Solo l'Europarlamento aveva provato a introdurre queste disposizioni nei testi regolamentari sulla nuova Politica agricola comune. Né Commissione né Consiglio hanno fatto altrettanto. I cosiddetti hamburger vegetariani, bistecche di soia e salsicce vegane continueranno e a essere venduti come tali nei ristoranti e nei negozi di tutta l'Unione, senza alcuna modifica.

La decisione ha scatenato malcontento, soprattutto nelle Lega. "Il Parlamento europeo non blocca la ‘carne senza carne' e così facendo danneggia il Made in Italy e i consumatori. Sul mercato potranno rimanere finti hamburger senza che sia segnalata con chiarezza la totale assenza di carne. In periodo di crisi, è l’ennesimo schiaffo per i produttori italiani e per le nostre eccellenze, un regalo alle solite multinazionali. Il governo italiano non ha niente da dire?", ha detto il leader della Lega Matteo Salvini.

"Ue sempre più paladina del fake-food. Non bastava il vino senza uva e il formaggio senza latte. Ora anche la carne senza carne. Questo significa infierire senza pietà sul settore delle carni e sul Made in Italy. Il governo Conte non ha nulla da dire? Gli italiani preferiscono la carne vera e sana. Il veggie burger se lo mangino pure i signori di Bruxelles", hanno dichiarato i deputati della Lega in commissione Agricoltura della Camera: Lorenzo Viviani (capogruppo), Aurelia Bubisutti, Fabrizio Cecchetti, Flavio Gastaldi, Guglielmo Golinelli, Marzio Liuni, Mario Lolini, Martina Loss, Franco Manzato

"L'hamburger è tale solo se è un prodotto di carne, chiunque spacci alimenti vegani o sintetici per hamburger truffa il consumatore", ha commentato l'europarlamentare leghista Angelo Ciocca, annunciando a breve iniziative in difesa del Made in Italy e della genuinità della filiera alimentare e dei prodotti doc. "Il cosiddetto falso hamburger, cioè sintetico o vegano, rappresenta un giro di affari di oltre un miliardo di euro l'anno – spiega Ciocca -. È fatto con materie prime non tracciate e di dubbia provenienza al contrario dell'hamburger di carne. La lotta della Lega è per la difesa della salute e di un commercio corretto e legale".

"Il voto di oggi al Parlamento Europeo sulla ‘carne vegana' e' un grave colpo alle produzioni di qualità e al diritto dei consumatori di avere piena consapevolezza di ciò che mangiano. Ancora di più è un enorme favore a certe lobby della grande distribuzione del Nord Europa che da tempo e con vari strumenti investono per smantellare l'agroalimentare di qualità. Fratelli d'Italia ha votato convintamente a favore dell'emendamento teso ad impedire che si perpetuasse l'inganno di hamburger e bistecche vegane ma purtroppo una maggioranza trasversale ha preferito mantenere lo status quo", hanno scritto in una nota il capodelegazione di Fratelli d'Italia- Ecr al Parlamento europeo Carlo Fidanza e l'eurodeputato FdI-Ecr Nicola Procaccini, componente della commissione Agricoltura. "Dispiace che a queste lobby e a questa maggioranza abbia deciso di prestare il proprio aiuto il M5S, che ancora una volta dimostra di non avere a cuore il nostro agroalimentare", conclude la nota.

Critico anche il M5s: "Purtroppo sulle denominazioni dei prodotti vegetariani ha vinto il far west. La deregolamentazione del settore emersa dal voto del Parlamento europeo aiuta l’agrobusiness e danneggia i piccoli produttori, in particolare quelli delle carni, eccellenza del Made in Italy: chi ci dice che le multinazionali non ne approfitteranno per mettere in commercio prodotti italian sounding con ingredienti poco sani?", ha scritto in un una nota Dino Giarrusso, europarlamentare del M5S.

"Il Movimento 5 Stelle si è battuto per tutelare le nostre eccellenze e i prodotti del Made in Italy e ha sostenuto una linea di compromesso figlia del buon senso: vietare le imitazioni come la bresaola, il prosciutto o la fiorentina vegana ma mantenere in vigore la dicitura burger per i prodotti vegani, perché già oggi sul mercato esistono vari tipi di burger, di carne, di pesce e anche di legumi. Volevamo regole precise sul mercato europeo così da tutelare sia diritto dei vegetariani a comprare prodotti riconoscibili sia quello dei produttori di carne che vanno difesi da falsi, imitazioni e contraffazioni. La polemica di Fratelli d’Italia è ridicola, che lista di voto hanno visto?".

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