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Espulsioni di irregolari più rapide e norme contro le baby gang: nuovo decreto Sicurezza entro settembre

Il sottosegretario Molteni ha annunciato che il nuovo decreto Sicurezza del governo arriverà entro settembre: ecco quali saranno i contenuti.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il governo ha annunciato che varerà un nuovo decreto Sicurezza entro settembre, per contrastare gli sbarchi irregolari e per rispondere al moltiplicarsi di episodi di violenza. Ne ha parlato il sottosegretario Nicola Molteni (Lega), anticipando i contenuti ad Affaritaliani.it.

Il sottosegretario al Viminale ha spiegato che il provvedimento conterrà un giro di vite e una stretta "sulle espulsioni degli irregolari con elevato profilo criminale e soggetti violenti. Norme per rafforzare la sicurezza nelle città".

"Norme per tutelare e proteggere le forze di polizia dalle quotidiane aggressioni e violenze che subiscono. Norme per affrontare il fenomeno delle baby gang. Ci potrebbe anche essere un tagliando sulla Legge Zampa sui minori stranieri non accompagnati. Un decreto articolato e organico".

Nicola Molteni, in un'intervista su ‘La Verità' ha confermato le tempistiche del decreto: "L'Europa non non può più continuare a lasciare sola l'Italia come ha fatto in questi anni, mostrando una inaccettabile indifferenza verso i paesi di primo approdo delle migrazioni. Ora grazie al governo Meloni, l'approccio pare mutato, si opera per rafforzare la dimensione esterna delle migrazioni", ha detto il membro del governo.

"La direzione – ha spiegato – è quella giusta, ma c'è tanto la lavorare a livello europeo. Entro settembre sarà pronto il decreto Sicurezza, che si occuperà oltre al tema della criminalità nelle città e delle aggressioni alle forze di polizia, anche di velocizzare le espulsioni degli irregolari pericolosi e violenti. E ci potrà essere un tagliando alla legge Zampa. Quanto agli attacchi del sindaco di Prato, Matteo Biffoni, delegato per l'immigrazione dell'Anci, basta strumentalizzazioni".

Biffoni ha parlato di situazione ‘al tracollo', aggiungendo che non arrivano risposte dal Viminale. "Con i sindaci bisogna dialogare e confrontarsi sempre. Il ministro Piantedosi lo fa ogni giorno efficacemente. La leale collaborazione è fondamentale, questo chiediamo ai prefetti. L'accoglienza non va fatta sopra la testa dei La sinistra vorrebbe i porti aperti e l'accoglienza senza limitazioni sindaci. Ma è in atto una campagna di propaganda e di strumentalizzazione da parte della sinistra, inaccettabile, si mettano d'accordo tra sindaci e vertici nazionali del Pd. I dirigenti nazionali della sinistra vogliono piu' accoglienza, illimitata e diffusa e piu' missioni in mare per avere più sbarchi, vogliono le porte aperte".

"Biffoni mi deve spiegare – ha aggiunto – come mai quando quattro mesi fa il governo ha dichiarato lo stato di emergenza, i governatori del Pd, la Toscana, l'Emilia e la Puglia, non hanno dato la loro adesione, dicendo che l'immigrazione non può essere gestita come un tema emergenziale. Biffoni ora dice che la situazione è al collasso, al tracollo. Ma delle due l'una. Se c'è il rischio di un collasso perché non aderire allo stato di emergenza?". 

Secondo il sottosegretario i vertici del Pd inoltre dicono una serie di cose non vere: "Dicono che abbiamo tagliato i costi dell'accoglienza. Falso. È rimasto il costo per migrante a 33-34 euro deciso dall'ex ministro Lamorgese. Poi che abbiamo chiuso il Sai, il Sistema di Accoglienza e Integrazione, fatto con i comuni. Non è vero. Oggi abbiamo 35.000 persone in accoglienza con il Sai. Falso che abbiamo tagliato i costi per i minori non accompagnati".

In merito allo stato di emergenza: "Consente di poter usare misure straordinarie per gestire il fenomeno dell'accoglienza con procedure molto piu' veloci ed efficienti. E' una opportunita' per i prefetti. Quindi è interesse delle Regioni aderire perché la situazione sia gestita in modo efficace e meno impattante sul territorio. Poi c'è la questione dei minori stranieri non accompagnati". Che sono in crescita esponenziale, gli viene fatto notare: "Usciamo dall'ipocrisia. La gestione dei minori stranieri non accompagnati è un problema. È vero. Oggi è disciplinata dalla legge Zampa, dal nome della parlamentare del Pd che nel 2017 propose la legge. La legge Zampa sui minori stranieri non accompagnati, fino a ieri elogiata come la migliore possibile, ora è criticata dagli stessi sindaci di sinistra. Io dico che a sei anni dalla sua introduzione e peraltro mai applicata interamente dai governi di sinistra, può essere rivista soprattutto nella parte dell'accertamento dell'eta' dei presunti minori stranieri".

Per quanto riguarda, infine, il decreto Sicurezza sui rimpatri: "Nel decreto Sicurezza si lavorerà per semplificare e velocizzare le espulsioni dei soggetti irregolari e violenti, con profili di criminalità accentuati che hanno già condanne nel nostro paese. Per i rimpatri sono fondamentali i Cpr, i Centri di permanenza peri rimpatri, che andrebbero raddoppiati e invece la sinistra vorrebbe chiudere. Ricordo che sono stati creati nel 2017 dall'allora ministro Minniti. Oggi vanno implementati. Senza Cpr non si fanno espulsioni", ha concluso Molteni.

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