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Epifania in zona rossa, cosa si può fare e cosa no il 6 gennaio

L’Epifania, il 6 gennaio, è l’ultimo giorno delle feste di Natale in zona rossa. Oggi sono ancora valide le misure restrittive più stringenti: vietato ogni tipo di spostamento se non per motivi di lavoro, salute o necessità, con la deroga per visite a parenti e amici, ma solo in due e una volta al giorno. Chiusi i negozi, bar e ristoranti, che però possono lavorare con asporto e consegne a domicilio.
A cura di Tommaso Coluzzi
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L'Epifania è l'ultimo giorno in zona rossa. Oggi, 6 gennaio, si conclude il periodo di restrizioni previsto dal decreto Natale, che ha inasprito le misure per tutto il periodo di festività. Ma ancora per un giorno bisognerà seguire le regole della zona rossa in tutta Italia, prima che entri in vigore il nuovo decreto. La mobilità è ancora sospesa su tutto il territorio nazionale, salvo per comprovate ragioni. Chiusi gli esercizi commerciali, a parte quelli che vendono beni di prima necessità o svolgono servizi essenziali. Sempre considerando, però, che essendo giorno di festa potrebbero decidere di rimanere comunque chiusi. Bisognerà compilare l'autocertificazione per uscire di casa, in ogni caso. Ancora in vigore il coprifuoco.

Spostamenti e visite a parenti e amici

In zona rossa sono vietati tutti gli spostamenti, tranne che per comprovate esigenze di lavoro, salute o necessità. Si può andare al supermercato, in farmacia, e in generale nelle attività aperte. Si possono andare a trovare parenti e amici nella stessa Regione, con il limite di una sola abitazione al giorno. La visita può essere fatta massimo in due, esclusi bambini sotto i 14 anni o disabili conviventi. Nello stesso modo bisogna rispettare il limite nell'accogliere persone non conviventi nella propria casa. Per ogni tipo di spostamento è sempre richiesta l'autocertificazione. In vigore il coprifuoco notturno, dalle 22 alle 5.

Negozi, bar e ristoranti

Le attività commerciali e di ristorazione sono tutte chiuse in zona rossa. Nel caso dei bar, pub e ristoranti è possibile fare servizio d'asporto, dalle 5 alle 22, o le consegne a domicilio senza limiti di orario. Gli unici negozi a rimanere aperti sono quelli che forniscono servizi essenziali o vendono beni di prima necessità. Si tratta delle attività indicate negli allegati 23 e 24 al dpcm del 3 novembre e comprendono supermercati, farmacie, edicole e tabaccai, ma anche barbieri e parrucchieri. Va considerato, però, che essendo un giorno di festa non è detto che le attività che possono aprire siano poi realmente aperte.

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