Due italiani su tre sono delusi dalla Manovra 2026 del governo Meloni

In questi giorni in Parlamento si svolgono le audizioni sulla legge di bilancio 2026: associazioni di categoria di vario tipo si presentano davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato e espongono ai parlamentari dubbi, commenti e proposte di modifica sulla manovra. Ieri, nella prima giornata di audizioni, la fondazione Gimbe ha criticato duramente la carenza di fondi per la sanità. E il parere sulla manovra, a quanto pare, è negativo anche tra i cittadini.
Il 66,9% degli elettori pensa che le misure previste dal governo andrebbero potenziate. Ben il 42% ritiene che avrà un impatto positivo, contro appena il 22% che pensa sarà positivo. E, nel centrodestra, è soprattutto la Lega che sembra decisamente scettica. I numeri vengono dal sondaggio realizzato da Only numbers e pubblicato dalla Stampa.
Su inflazione, caro bollette e lavoro gli italiani vogliono di più dalla manovra
La prima domanda fatta ai partecipanti al sondaggio era questa: "In un contesto economico con inflazione, caro-bollette e tensioni sul lavoro, pensa che le misure annunciate nella nuova manovra economica siano adeguate a contrastare tali fenomeni oppure vadano potenziate?". Ci sono stati pochi dubbi: solamente il 17% degli elettori interpellati ha detto che gli interventi vanno bene così come sono, quando si parla di costo della vista e lavoro.
Come detto, ben il 66,9% dei cittadini ha invece detto che andrebbero potenziati. A questo maggioranza di critici si è unito il 74,2% di chi vota partiti dell'opposizione, ma anche il 54,7% degli elettori del centrodestra. Insomma, dello scetticismo si sente anche tra chi supporta il governo Meloni.
Un dato particolarmente significativo è quello di chi vota Lega. Qui, ben il 68,2% ha detto che le misure andrebbero potenziate. Una percentuale praticamente da partito di opposizione. La cosa si riflette andando a guardare chi ha affermato che, invece, le misure vanno bene così. C'è il 40% dell'elettorato di Fratelli d'Italia e Forza Italia. Per il Carroccio, la percentuale scende al 20,5%.
Leghisti critici del governo, solo uno su cinque pensa che la manovra avrà un impatto positivo
C'era poi una seconda domanda, per sapere se in generale la manovra avrà un "impatto" positivo, negativo o incerto sul Paese. Non si facevano esempi né riferimenti ad ambiti specifici: si misurava, insomma, cosa pensano i cittadini delle ricadute della legge di bilancio in senso ampio. Anche qui i "negativo" sono stati la maggioranza, seppur in modo meno pronunciato rispetto alla prima domanda: il 42,1,%. In confronto, solo il 26,1% (poco più di uno su quattro, meno della percentuale che Fratelli d'Italia ottiene nei sondaggi) ha detto che l'impatto sarà positivo, mentre molti sono stati incerti: il 23%.
Anche qui la spaccatura all'interno del centrodestra. L'impatto sarà positivo per il 68,5% di chi vota FdI, che d'altra parte è il principale partito di governo. Anche il 60,7% dei sostenitori di Forza Italia hanno aspettative positive, al di là della polemica interna sugli affitti brevi. Nella Lega il conto degli ottimisti crolla: appena il 27,2% degli elettori, contro un 25% di "negativi". Quasi la metà dei sostenitori del Carroccio, il 47,8%, pensa che l'esito sarà incerto o preferisce non esprimersi.
Va detto che la Lega è forse il partito che ha dovuto tradire in modo più plateale le proprie promesse elettorali con questa legge di bilancio. Nel 2022 Matteo Salvini prometteva il superamento della legge Fornero e più uscite anticipate dalla pensione, mentre la manovra 2026 stabilisce l'aumento dell'età pensionabile dal 2027 in poi. Nel frattempo, la flat tax per tutti è sostanzialmente sparita dai radar delle riforme fiscali. La rottamazione quinquies è tra i pochi risultati che il segretario del Carroccio può rivendicare. Insomma, anche questi obiettivi mancati potrebbero aver influenzato gli elettori leghisti.