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Dl Pnrr, governo pone fiducia alla Camera, Fitto: “Non stiamo sfasciando nulla, vogliamo migliorarlo”

Il governo ha posto la fiducia sul decreto Pnrr alla Camera. Il ministro Fitto, intervenuto in Aula al termine della discussione, ha detto che l’esecutivo è al lavoro con l’Unione europea per risolvere i problemi legati agli obiettivi.
A cura di Annalisa Girardi
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Il governo ha posto la fiducia sul decreto Pnrr alla Camera. Ad annunciarlo è stato il ministro dei rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Il provvedimento, che ha già ricevuto il via libera del Senato, deve essere convertito in legge entro il 25 aprile. "Il governo sta lavorando con l'Unione europea per risolvere i problemi legati agli obiettivi già raggiunti. Per noi non c'è la scadenza di giugno o di dicembre, perché la proiezione di questo governo è quella di una legislatura", ha detto in Aula il ministro delle Politiche europee, Raffaele Fitto, parlando in Aula al termine della discussione generale.

"Non ci interessa solo come raggiungere gli obiettivi di immediata scadenza, ma anche capire quello che accade su tutti gli altri e cosa accadrà alla fine del programma, per evitare di trovarci poi in quest'Aula contestati per non aver raggiunto degli obiettivi che noi abbiamo trovato e che non sono stati modificati per tempo", ha poi aggiunto, assicurando sempre trasparenza e chiarezza sull'andamento dei lavori da parte del governo.

"Non stiamo sfasciando nulla, abbiamo l'ambizione di migliorare profondamente qualcosa che deve funzionare molto meglio", ha detto ancora, rispondendo alle accuse che sono arrivate da parte dell'opposizione. Secondo Fitto dall'opposizione hanno "ripetuto in più circostanze dei ritardi, senza indicarne uno solo imputabile a questo governo".

Quindi ha ribadito che il governo dirà con chiarezza quali interventi non potranno essere finanziati e non verranno quindi realizzati. "Oppure dovremmo non dire nulla e scoprire tra 1,2 o 3 anni che quegli interventi non sono realizzabili?", ha incalzato ancora Fitto. Per poi tornare a ripetere come il Piano sia stato approvato prima della guerra, dell'aumento dei costi delle materie prime e dell'ondata di inflazione. Fattori che rendono necessario, dice il governo, rivedere il piano.

Le opposizioni di Partito democratico e Alleanza Verdi e Sinistra hanno chiesto al governo di riferire quanto prima sullo stato di attuazione del Piano, così come sulle modifiche che si intendono apportare. Per ora è previsto l'intervento del ministro Fitto in Senato il prossimo 26 aprile.

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