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Di quanto aumentano le sigarette con la nuova tassa Ue e quando può entrare in vigore: i prezzi per pacchetto

L’Ue sta lavorando a una proposta per aumentare le accise sulle sigarette e sul tabacco in generale: il costo di un pacchetto salirebbe di oltre un euro. Per il momento non c’è ancora un testo ufficiale, ma si parla di una riforma che scatterebbe dal 2028.
A cura di Luca Pons
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La Commissione europea starebbe lavorando a una proposta che mira ad aumentare parecchio le accise sul tabacco, in tutte le sue forme: sigarette, tabacco trinciato, sigari, sigarette elettroniche e così via. Le imposte verrebbero più che raddoppiate, facendo aumentare le entrate nelle casse pubbliche e spingendo più persone a non fumare. L'effetto sul prezzo dei pacchetti sarebbe un incremento di circa il 20%, anche se per alcuni prodotti la percentuale potrebbe essere anche più alta.

Per il momento comunque si tratta solo di una proposta, e neanche ufficiale: ad anticiparla è stato il media network Euractiv, e finora non è arrivata nessuna smentita. Il pacchetto di riforme andrebbe dovrebbe entrare nel nuovo bilancio valido dal 2028 in poi.

Quanto aumentano i prezzi delle sigarette con la nuova tassa proposta dall'Ue

La proposta della Commissione europea sarebbe di aumentare di molto le accise sui prodotti di tabacco in modo da far arrivare più soldi agli Stati. E anche all'Ue stessa, visto che una parte delle entrate legate alle accise dovrebbe essere versata direttamente nelle casse europee.

In particolare si parlerebbe di un aumento del 139% dell'accisa sulle sigarette tradizionali: dagli attuali 90 euro per ogni mille sigarette si passerebbe a 215 euro. La stima è che, in media, ogni pacchetto potrebbe costare circa il 20% in più. Ipoteticamente, un pacchetto che oggi costa cinque euro potrebbe arrivare a costare fino a poco più di sei euro. I prezzi verrebbero comunque decisi dai produttori, e molti altri fattori potrebbero spingere ad alzare o abbassare il costo finale per i fumatori: tutti elementi per i quali bisognerà aspettare di vedere la proposta definitiva della Commissione Ue).

Per quanto riguarda il tabacco trinciato, qui l'aumento delle accise sarebbe del 258%. Da 60 euro a 215 euro per ogni chilo, la stessa imposta che si applica alle sigarette normali. Qui l'aumento dell'esborso per chi fuma potrebbe essere maggiore: l'accisa sarebbe uguale alle sigarette normali, ma naturalmente resterebbe necessario comprare filtri e cartine.

In percentuale l'aumento più forte sarebbe per i sigari. L'accisa andrebbe da 12 euro a 143 euro per ogni mille unità o al chilo: un incremento del 1090%. L'accisa resterebbe comunque più bassa delle sigarette, ma il salto nel prezzo al pacchetto sarebbe più pronunciato. Infine per le sigarette elettroniche si passerebbe a 12 o 36 centesimi al millilitro (a seconda della quantità di nicotina contenuta); per il tabacco riscaldato si resterebbe a 108 euro ogni mille unità, circa la metà delle sigarette tradizionali.

Quando può entrare in vigore l'aumento delle accise sul tabacco

Come detto, aumentare le accise sul tabacco per adesso è solamente una proposta. L'iniziativa è stata anticipata dai giornali, ma la Commissione Ue non l'ha ancora presentata ufficialmente: ci si aspetta che arrivino delle novità nelle prossime settimane.

Il contesto è quello del nuovo Quadro finanziario pluriennale (o Qfp). Si tratta in sostanza di un bilancio di ampio respiro che l'Ue deve approvare ogni sei anni: quello attuale è per il periodo 2021-2027, mentre il prossimo coprirà il periodo tra il 2028 e il 2034. I negoziati il nuovo Qfp inizieranno tra non molto, anche se mancano circa due anni e mezzo alla sua entrata in vigore.

Per questo, la Commissione Ue starebbe lavorando a una serie di documenti da presentare al Parlamento europeo e agli Stati membri: delle proposte sulle riforme da inserire nel nuovo bilancio pluriennale. E tra queste proposte ci sarebbe anche quella sulle accise del tabacco.

La Commissione presenterà le sue idee a partire dal 16 luglio. Per il momento, l'Italia è tra i Paesi che risultano essere decisamente contrari a una riforma delle accise sulle sigarette (insieme a Svezia, Grecia, Bulgaria e Romania). Tra i favorevoli ci sarebbero, invece, Francia e Belgio. Come detto, l'eventuale aumento non entrerà in vigore prima del 2028. E nel frattempo ci sarà molto tempo per trovare un compromesso.

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