Di Pietro prova a ricucire: “Alle primarie voteremo Vendola o Bersani”

Lo avevamo lasciato alle prese con la complessa riorganizzazione dell'Italia dei Valori, dopo il polverone (mediatico e non solo) sollevato dall'inchiesta di Report, lo ritroviamo deciso a rompere l'isolamento e a cercare nuove "ipotesi di convergenza". È un Antonio Di Pietro determinato quello che, stando al racconto di Simona Poli su Repubblica, "di passaggio a Firenze per una riunione organizzativa del partito regionale, invita i suoi elettori ad andare ai seggi delle primarie" del centrosinistra. Una piccola svolta, se vogliamo, con tanto di endorsement Nichi Vendola e Pierluigi Bersani:
"Mi piacciono e spero che prevalgano i candidati che presentano un progetto alternativo a quello del governo Monti [..] Questo tipo di proposta è contenuta nel progarmma di Vendola e anche, ultimamente, in quello di Bersani. Non apprezzo invece l'impostazione neoliberista di Renzi, anche se oggi passerò a fargli un saluto alla Leopolda se avrò tempo".
Una dichiarazione cui Di Pietro accompagna anche una sorta di abiura rispetto alla campagna di Beppe Grillo e del Movimento 5 Stelle: "Non possiamo seguire il progetto di Grillo che è un progetto di mera protesta, che noi rispettiamo e che porta avanti molti dei temi che ci stanno a cuore". Questo perché l'IDV non ha rinunciato alla possibilità di ricompattare il fronte dei progressisti, sul modello proposto a Vasto e poi lentamente collassato, anche in ragione degli attacchi continui dell'ex pm al Presidente della Repubblica ed in generale dell'atteggiamento nei confronti delle forze che sostengono il Governo Monti. Insomma, che sia per effetto delle polemiche interne o di una reale volontà di "tornare alle origini", quella di Di Pietro è una piccola svolta. Ora la palla passa a Bersani e Vendola (e perché no, Renzi).