Di Maio: “La Boldrini non è super partes, non ci rappresenta più”

Dopo i noti fatti di mercoledì, con la decisione della presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini di troncare l'ostruzionismo del Movimento 5 Stelle, di Lega Nord e Fratelli d'Italia con l'utilizzo della ghigliottina, è scontro aperto fra la terza carica dello Stato e tutti i rappresentanti politici grillini. A saltare agli occhi, però, oltre al botta e risposta diretto con Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, è la frattura tra la Boldrini ed il suo vice alla Camera dei deputati, il campano Luigi Di Maio. Dopo qualche schermaglia nei giorni scorsi, Di Maio ha ribadito il suo pensiero all'Ansa: "Sentirsi dire ‘eversori', vuole dire che per noi Laura Boldrini non è più la presidente di tutte le forze politiche della Camera ma fa soltanto gli interessi della maggioranza. Ormai non è super partes ma è scesa in campo".
Il riferimento è alle parole che la presidente della Camera ha pronunciato nella trasmissione televisiva di RaiUno L'Arena, ma che aveva in qualche modo anticipato nell'intervista pubblicata da Repubblica questa mattina. In sostanza la Boldrini, nel ribadire la propria volontà di continuare a "rendere la Camera dei deputati la casa della buona politica", ha fatto sapere di considerare inaccettabili gli "attacchi eversivi e sessisti" partiti dal blog di Grillo subito dopo il voto sul decreto Imu – Bankitalia.