Russia-Ucraina, Di Maio: “Espellere 30 diplomatici russi non interrompe relazioni con Mosca, è per nostra sicurezza”

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha spiegato perché il governo ha deciso ieri di espellere 30 diplomatici russI: "In queste ore con i nostri partner alleati abbiamo coordinato diverse azioni, tra queste c'è quella dell'espulsione di 30 funzionari russi con passaporto diplomatico o di servizio. Lo abbiamo fatto per una questione di sicurezza nazionale. Noi lavoriamo per la pace fin dal primo giorno. Espellere questi 30 funzionari non significa assolutamente compromettere o interrompere le relazioni diplomatiche. Significa garantire la nostra sicurezza. E lavorare per la pace non significa che non dobbiamo tutelare la sicurezza del nostro paese", ha detto il ministro pentastellato a margine del Consiglio atlantico della Nato.
La reazione del Cremlino non si è fatta attendere. Ieri il ministero degli Esteri russo ha subito replicato a quella che è stata un'iniziativa concordata dall'Italia con altri partner europei e atlantici, dicendo che "La Russia darà una risposta appropriata".
Oggi la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha fatto sapere che la Russia non sta valutando la possibilità di chiudere le ambasciate europee a Mosca: "Non si parla di fermare il lavoro delle ambasciate europee a Mosca", ha detto Zakharova in un briefing. Allo stesso tempo, la portavoce ha ribadito che la Russia risponderà a tutte le espulsioni dei suoi diplomatici dai Paesi europei. "Il principio di reciprocità non è stato cancellato", ha affermato.
Il Cremlino ha alzato i toni, dicendo che si potrebbe anche arrivare alla rottura delle relazioni diplomatiche tra Mosca e l'Occidente. "Se continua la pratica di espellere i nostri diplomatici, c'è la possibilità di un tale rischio, dal momento che ogni giorno ci troviamo di fronte ad azioni così ostili", ha detto il portavoce Dmitri Peskov rispondendo a una domanda della Tv francese Lci, a cui ha rilasciato un'intervista. "L'espulsione dei diplomatici è una decisione che chiude la finestra delle relazioni", ha aggiunto Peskov pur sottolineando che è necessario mantenere i rapporti diplomatici, soprattutto nelle condizioni attuali.