Una campagna per ricordare alle donne fino a quando sono fertili: l’idea che piace a destra e sinistra

Una "campagna nazionale di informazione sulla fertilità femminile", che si concentri "sui tempi biologici ottimali per la procreazione" – ovvero su quanto tempo hanno le donne per fare figli prima di diventare sempre meno fertili – "e sulle tecniche di preservazione della fertilità attraverso la crioconservazione dei gameti". È una delle proposte che il centrodestra e il centrosinistra, sostanzialmente uniti, hanno presentato in collegamento alla legge di bilancio 2026.
L'idea è contenuto in due ordini del giorno diversi, anche se alcuni passaggi sono identici: uno firmato da Imma Vietri (FdI), Laura Ravetto (Lega) e Patrizia Marrocco (Forza Italia); l'altro da Paola De Micheli (Pd), Maria Elena Boschi (Italia viva), Elisabetta Piccolotti (Avs) e Carmen di Lauro (M5s). L'iniziativa ha il sostegno, quindi, di praticamente tutti i principali partiti italiani.
Le deputate hanno spiegato nelle rispettive premesse da dove arriverebbero i soldi. La legge di bilancio, nella sua forma attuale, prevede di dedicare un milione di euro all'anno, dal 2026 in poi, alle "campagne di comunicazione istituzionale sulla prevenzione", organizzate dal ministero della Salute. Sono soldi dedicati, in generale, a tutte le iniziative che si possono considerare come campagne sulla prevenzione sanitaria, e che vengono presi direttamente dai fondi per la sanità pubblica.
In più, la legge 40 del 2004 (quella che ha regolato il congelamento e la conservazione dei gameti in Italia) prevede che il ministero della Salute possa spendere fino a due milioni di euro all'anno per "campagne di informazione e di prevenzione dei fenomeni della sterilità e della infertilità". Sempre in tetto massimo di due milioni di euro devono rientrare anche i soldi per altre iniziative sul tema, come le "ricerche sulle cause patologiche, psicologiche, ambientali e sociali" dell'infertilità, la ricerca scientifica sulla conservazione dei gameti e altro ancora.
La richiesta dei partiti, quindi, è di usare una parte di quel milione di euro stanziato nella legge di bilancio per le campagne di prevenzione. E usarlo appunto per una campagna "sulla fertilità femminile", che si dedichi soprattutto a evidenziare i "tempi biologici ottimali per la procreazione" e quali sono le possibili alternative.
Si sottolinea che bisognerebbe includere "specifiche sezioni dedicate alle modalità" per la crioconservazione dei gameti, "all'efficacia e ai centri autorizzati". L'odg del centrosinistra specifica anche che la campagna dovrebbe evidenziare "come tale tecnica consenta di preservare la possibilità di trasmettere alla prole il proprio patrimonio genetico". Tutti i partiti sono d'accordo a coinvolgere "nella realizzazione della campagna le principali società scientifiche del settore, i consultori familiari e le associazioni di categoria".
Tra oggi e domani si andrà ai voti per stabilire quali ordini del giorno saranno approvati (ne sono stati presentati oltre duecento) e quali invece bocciati. Va ricordato che, anche se ottiene il via libera della Camera, un ordine del giorno non è vincolante. Si tratta ‘solo' di un impegno richiesto al governo. Ma è evidente che, se ha il sostegno di quasi tutti i partiti in Parlamento, l'impegno assume un peso maggiore.