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Decreto sicurezza bis, via libera all’arresto immediato del capitano che resiste a navi da guerra

Le commissioni Affari costituzionali e Giustizia alla Camera hanno approvato l’emendamento al Decreto sicurezza bis che prevede l’arresto immediato per il comandante che pone resistenza o violenza a navi da guerra. Ratificata anche la modifica che inasprisce le multe per le navi che violano il diritto di ingresso in acque territoriali, che potrà ora arrivare fino a 1 milione di euro. È arrivato l’ok anche per l’emendamento del M5S in materia di confisca delle navi.
A cura di Annalisa Girardi
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Immagini di repertorio
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Le commissioni Affari costituzionali e Giustizia alla Camera hanno dato il via libera agli emendamenti al Decreto sicurezza bis in una votazione non priva di polemiche. Infatti, i deputati del Partito democratico hanno tentato in tutti i modi di bloccare i lavori al decreto di Matteo Salvini per chiedere che il ministro dell'Interno si presenti in Parlamento per riferire sul caso dei presunti finanziamenti russi alla Lega. Alla fine, come i deputati di Liberi e Uguali, anche gli onorevoli dem hanno deciso di abbandonare l'Aula.

Le commissioni hanno approvato l'emendamento che prevede l‘arresto obbligatorio per il comandante di una nave, nel caso di resistenza o violenza a una nave da guerra. Allo stesso modo è stata ratificata la modifica per cui le multe per le navi che trasgrediscono il diritto di ingresso, transito o sosta in acque territoriali arriverà fino a 1 milione di euro, mentre prima era fissata per un massimo di 150 mila euro. Nella versione iniziale del provvedimento, le multe andavano dai 10 ai 50 mila euro. Entrambi gli emendamenti portano la firma del Carroccio, in un chiaro riferimento allo scontro fra il governo e le Organizzazioni umanitarie degli ultimi mesi.

Ma è stato approvato anche l'emendamento proposto dal Movimento Cinque Stelle, a prima firma di Anna Mancina, per cui le navi sequestrate in via cautelare potranno subito passare sotto il controllo della polizia, della Capitaneria di porto o della Marina militare. In caso la confisca diventasse definitiva, allora le navi in questione diventerebbero ufficialmente proprietà dello Stato. "Noi lavoriamo, continuiamo a lavorare e lo dimostrano i fatti: la confisca immediata delle navi delle Ong che violano le nostre leggi speculando sulla pelle dei migranti è nel Decreto Sicurezza Bis, grazie al MoVimento 5 Stelle! E grazie ai due firmatari: Anna Macina, capogruppo in Affari Costituzionali e Devis Dori, capogruppo commissione Giustizia, entrambi alla Camera", ha scritto il leader pentastelalto, Luigi Di Maio su Facebook.

Poi ha aggiunto: "Non appena il Parlamento approverà il Decreto, ogni nave che forzerà le nostre acque alimentando il traffico degli scafisti verrà dunque confiscata immediatamente e in via definitiva (non solo sequestrata per qualche giorno) e sarà data in dotazione alle nostre Forze dell’ordine, in particolare alla Capitaneria di porto. In questo modo quelle Ong, che ogni giorno provocano l’Italia per finire sui giornali insieme ai loro amici del Pd, non potranno più tornare in mare a prendersi gioco del nostro Paese". Di Maio ha quindi concluso dicendo basta alle "speculazioni sulla pelle dei migranti", così come agli "show e campagne pubblicitarie" delle Ong.

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