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Decreto riaperture, Camera conferma la fiducia al governo: domani atteso il voto finale al Senato

L’Aula della Camera ha approvato la questione di fiducia posta dal governo al decreto riaperture, con 466 voti favorevoli, 47 contrari e un astenuto. La seduta è stata sospesa, riprenderà alle 16 con l’esame degli ordini del giorno. Domani è atteso il voto finale da Palazzo Madama. il decreto ha prolungato lo stato di emergenza fino al 31 luglio.
A cura di Annalisa Cangemi
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La Camera ha confermato la fiducia al governo sul decreto riaperture, che ha stabilito la road map della ripartenza delle attività, stabilita lo scorso 17 maggio. I voti a favore sono stati 466, 47 i contrari, un astenuto. Tra i voti favorevoli ci sono anche quelli del gruppo di recente costituzione ‘Coraggio Italia'. Al voto finale sul provvedimento, la cui scadenza è fissata al 21 giugno, si arriverà domani pomeriggio: oggi verranno illustrati gli ordini del giorni che verranno votati domattina.

Il decreto legge che ha ottenuto il via libera dall'Aula di Montecitorio prolunga lo stato di emergenza fino al 31 luglio e stabilisce il calendario della ripresa di diverse attività in presenza, anche sportive e culturali, e della progressiva cessazione divieto agli spostamenti tra Regioni, grazie al certificato verde.

Il decreto inoltre stabilisce il graduale abbandono del ‘coprifuoco', che già adesso è stato superato nelle Regioni bianche, e che sarà eliminato del tutto dal prossimo 21 giugno. Con il decreto riaperture inoltre torna a pieno ritmo la ristorazione, anche quella al chiuso, anche se con alcune limitazione, come la soglia di sei posti al tavolo al chiuso.

Nel passaggio parlamentare è stata, inoltre, introdotta una nuova disciplina degli accessi alle strutture sanitarie per i familiari dei pazienti affetti da Covid. Tra le altre misure confluite nel testo c'è anche la proroga dal 30 giugno al 31 dicembre 2021 del regime temporaneo "Golden Power".

Viene inoltre disposta la proroga del lavoro agile nelle pubbliche amministrazioni, fino alla definizione della sua disciplina nei contratti collettivi, ove previsti, e, comunque, non oltre 31 dicembre 2021, rimuovendo il vincolo di una percentuale minima del 50% di personale in lavoro agile fissata per ogni amministrazione. Il dl sposta anche dal 30 aprile al 30 settembre 2021 la validità di documenti di riconoscimento e di identità, rilasciati da amministrazioni pubbliche, con scadenza dal 31 gennaio 2020.

Vengono poi fissati ulteriori termini per la presentazione dei rendiconti e dei bilanci degli Enti territoriali e delle Camere di commercio. La nuova normativa interviene anche sulla realizzazione di alcune opere infrastrutturali, stabilendo che per gli interventi relativi al ponte stradale di collegamento tra l'autostrada per Fiumicino e l'Eur e agli aeroporti di Firenze e Salerno, gli adempimenti previsti dal relativo decreto di finanziamento possano essere compiuti entro il 31 dicembre 2022, a condizione che gli enti titolari dei codici unici di progetto trasmettano al sistema di monitoraggio le informazioni necessarie per la verifica dell'avanzamento dei progetti. Il dl concede anche benefici alle imprese ferroviarie, come compensazione delle perdite causate dalla pandemia, e sostegni al settore delle navi da crociera e cabotaggio marittimo.

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