Decreto Recovery, via libera definitivo del Senato a governance e semplificazioni

A cinque giorni dal via libera della Camera dei deputati, è arrivato anche quello del Senato: a Palazzo Madama è passato il decreto semplificazioni-governance Pnrr, il cosiddetto decreto Recovery plan. Sono stati 213 i voti favorevoli e 33 quelli contrari, con nessun astenuto. Il decreto, che a Montecitorio era passato con 350 sì e 44 no, definisce la governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e le misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di snellimento delle procedure. Insomma, le semplificazioni tanto attese, con il decreto che andava assolutamente approvato entro il 30 luglio. Nessuna modifica, con il governo che ha posto la fiducia su un testo arrivato blindatissimo dalla Camera, dove era già stata fatta una profonda revisione.
Nel decreto viene disciplinata la governance del Pnrr, a partire dalla cabina di regia presieduta da Mario Draghi a Palazzo Chigi. Il rafforzamento delle strutture amministrative, invece, riguarda una serie di ambiti mirati: le fonti rinnovabili, contratti pubblici, trasporti, infrastrutture e grandi opere. Il passaggio alla Camera è valso uno snellimento sull'utilizzo del superbonus al 110%. La novità più rilevante, anche in senso simbolico, è il rafforzamento del coinvolgimento del Parlamento nell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza: viene previsto un monitoraggio. Diverse modifiche anche per ciò che riguarda il Mezzogiorno.
Dalla maggioranza che sostiene il governo arriva un'esultanza più o meno unanime per l'approvazione. "Il governo Draghi mantiene gli impegni con l'Europa e con gli italiani – commenta il ministro Brunetta – Con il via libera definitivo del Senato al decreto semplificazioni, l'Italia entra in una nuova fase che vede la Pubblica amministrazione forza propulsiva della ripresa". Il ministro D'Incà, invece, parla di "un traguardo raggiunto, costruito sul dialogo e la mediazione, necessario per dotare il Paese di nuovi strumenti che possano semplificare le procedure amministrative, rendere più snella la burocrazia per i cittadini e per le imprese, regolamentare e portare a compimento le misure previste dal Pnrr". Dura la critica dall'opposizione: "Ci troviamo a dover dare, ancora una volta, il nostro voto contrario all'ennesima fiducia di questa strampalata maggioranza che prosegue imperterrita sulla strada del non rispetto verso la carta Costituzionale e sull' abuso della decretazione d'urgenza", attacca il senatore di Fratelli d'Italia, Andrea de Bertoldi, durante la dichiarazione di voto in Aula.