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Daspo per chi porta droga in discoteca, la proposta di legge di Forza Italia

La proposta di legge presentata a Montecitorio dai deputati Brunetta e Sisto: “Tolleranza zero verso chi contamina il divertimento dei più giovani”.
A cura di Antonio Palma
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Tolleranza zero sulle droghe in discoteca con un daspo, cioè un divieto di entrare nei locali, per tutti quelli trovati in possesso di sostanze stupefacenti. È la nuova proposta di legge presentata da Forza Italia in Parlamento come provvedimento preventivo contro l'uso di droga nei locali del divertimento. La proposta di legge è stata presentata mercoledì a Montecitorio dal presidente del gruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, e dal presidente della Commissione Affari costituzionali, Francesco Paolo Sisto, promotore dell’iniziativa. Il provvedimento prevede per chi spaccia ma anche solo per chi consuma droga nei locali e nelle immediate vicinanze, un daspo come negli stadi, anche se come ha spiegato Brunetta "sarebbe meglio chiamarlo Dadisc". "L’obiettivo è lanciare un chiaro messaggio di tolleranza zero verso chi contamina il divertimento dei più giovani" hanno spiegato i due promotori, aggiungendo: "Le discoteche come gli stadi sono luoghi di divertimento, luoghi di positività del tempo libero e non vanno demonizzate. Ma allo stesso tempo non dovrebbero essere inquinate da comportamenti criminali".

L’elenco delle persone con Daspo verrà inviato a tutte le discoteche

Secondo quanto prevede la proposta, i proprietari delle discoteche nominano un responsabile della sicurezza col compito di prevenire e controllare il fenomeno dello spaccio e del consumo all’interno del locale e di collaborare con le forze di polizia segnalando i nomi dei contravventori. "Dopo l’accertamento da parte della polizia giudiziaria della condotta illecita, il Questore dispone il divieto di accesso alla discoteca e nelle zone limitrofe". L’elenco delle persone con Dadisc "verrà inviato a tutte le discoteche dalla questura" e potrà essere applicato anche a "chi sia stato attivamente coinvolto in risse o episodi di violenza dentro i locali". "Mi auguro che il Parlamento lo approvi quanto prima perché si mira ad evitare che si creino i presupposti per comportamenti pericolosi per sé e per gli altri" ha concluso Sisto.

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