Da oggi ripartono le scadenze del Fisco, quali sono i 138 versamenti da fare dopo la pausa estiva

Oggi, 21 agosto 2025, finisce ufficialmente la ‘pausa estiva' dell'Agenzia delle Entrate. Dall'inizio del mese il Fisco aveva sospeso tutti gli adempimenti e le scadenze, per venire incontro alle ferie di contribuenti e aziende. Ma da oggi si riparte, e il calendario dell'Agenzia segna ben 138 versamenti da effettuare.
Si va dai pagamenti di Irpef, Ires e Irap alle addizionali, ma anche alla cedolare secca per gli affitti (il saldo per il 2024 e l'acconto per il 2025). Tra le altre arriva anche la scadenza per la cosiddetta "tassa etica", chiamata anche "Porno tax": è un'imposta introdotta nel 2005, un'addizionale che richiede di versare il 25% dei redditi ottenuti con la produzione e la vendita di materiale pornografico "o di incitamento alla violenza", come recita l'Agenzia delle Entrate.
Sono otto le scadenze legate l'Irpef – tra queste il versamento dell'imposta che risulta dalla dichiarazione annuale, come saldo per lo scorso anno e primo acconto per quest'anno. Ma anche l'acconto per quei soggetti che sono sottoposti a tassazione separata, pari al 20%. In tutti i casi è necessario aggiungere una percentuale di interessi – per molti dello 0,4%, per alcuni solo dello 0,28%, per altri fino allo 0,51%, a seconda della categoria di appartenenza.
Ci sono poi ben sedici pagamenti legati alle addizionali. Si parla di addizionali comunali e regionali per l'Irpef, ma anche della cosiddetta tassa etica. L'imposta, conosciuta anche come Porno tax, esiste dal 2005 ed è stata modificata tra il 2008 e il 2009. Oggi prevede che chi guadagna con la produzione o la vendita di "materiale pornografico o di incitamento alla violenza" debba pagare il 25% di queste entrate. Anche in questo caso, chi è in ritardo e deve saldare i pagamenti del 2024 dovrà aggiungere una piccola percentuale per gli interessi.
Quattro scadenze riguardano chi deve versare la cedolare secca per il 2024 e il 2025. L'imposta agevolata per i proprietari di casa che mettono in affitto un'abitazione, dal 2024, ha un limite nel caso di locazioni brevi: la può usare solamente chi affitta una sola abitazione. O meglio, in questi casi l'imposta resta al livello previsto, cioè al 21%. Per chi affitta dalla seconda casa in poi, la cedolare sale al 26%.
Nell'elenco ci sono versamenti di diverso tipo: le partite Iva devono pagare le imposte dovute per il secondo trimestre dell'anno, se superano i 100 euro; le aziende affrontano otto scadenze Ires e sei scadenze Irap, oltre ai versamenti dell'imposta sostitutiva per i premi di risultato; i pensionati con un reddito al di sotto dei 18mila euro devono pagare la rata dei canone Rai.
Ancora, gli insegnanti che danno lezioni private e ripetizioni – comuni soprattutto in estate – dovrà versare l'imposta del 15%. Lo stesso vale per chi noleggia imbarcazioni, altra attività prevalentemente estiva. Mentre chi ha guadagnato con transazioni finanziarie dovrà pagare la Tobin Tax.
Insomma, finita la pausa estiva il Fisco riparte a pieno regime. Anche se resta in vigore la sospensione delle comunicazioni dell'Agenzia delle Entrate, che non partiranno fino al 1° settembre.