Da gennaio pedaggi nelle autostrade meno cari: nuove tariffe, ma i prezzi non scenderanno prima del 2027

Il presidente dell'Autorità di regolazione dei trasporti (ART), Nicola Zaccheo, ha annunciato oggi che da gennaio i pedaggi delle autostrade inizieranno a calare, grazie a un nuovo meccanismo che li legherà direttamente agli investimenti realizzati sulle tratte.
"I pedaggi autostradali saranno legati agli effettivi investimenti realizzati. Siamo assolutamente certi che ci sarà un beneficio per l'utenza e quindi i pedaggi subiranno una riduzione", ha detto Zacchero, a margine della presentazione della Relazione annuale alla Camera. L'approvazione definitiva del sistema tariffario dei pedaggi autostradali dovrebbe concludersi nelle prossime settimane e l'entrata in vigore è attesa a gennaio. Con i rinnovi dei piani finanziari dei concessionari "gli effetti veri si inizieranno a vedere tra il 2027 e il 2028", ha aggiunto il presidente dell'Autorità di regolazione dei trasporti. Dunque gli effetti concreti sui pedaggi si inizieranno a riscontare solo tra un paio d'anni, tra il 2027 e il 2028.
Lo scopo delle misure è "garantire maggiormente il bilanciamento tra l'esigenza di conservazione dell'equilibrio economico- finanziario della concessione, la sostenibilità degli investimenti e la necessità di contenere i costi per l'utenza, promuovendo una gestione sempre più improntata a criteri di efficienza, responsabilità e trasparenza", ha detto.
Le misure puntano tra l'altro, "a rafforzare l'affidabilità delle stime previsionali dei volumi di traffico e a consentire al concessionario una più puntuale perimetrazione della valutazione sia degli investimenti, nelle loro varie componenti, che dei costi ammissibili ai fini della determinazione delle tariffe".
La relazione ricorda che la riforma delle concessioni autostradali, nell'ambito del Pnrr, ha rafforzato le competenze dell'Autorità, sia nella fase di definizione delle procedure di affidamento delle nuove concessioni, sia nei procedimenti di aggiornamento e revisione delle convenzioni delle concessioni vigenti e dei relativi Piani economico finanziari. Zaccheo ha espresso "apprezzamento" per le modifiche introdotte per le concessioni, che hanno previsto "un iter procedurale con termini perentori e non prorogabili indefinitamente". Con le nuove norme che disciplinano l'estinzione della concessione in caso di inadempimenti del concessionario, inoltre "si auspica di evitare le distorsioni verificatesi in passato".
Rimborso per i cantieri in autostrada e trasparenza nelle informazioni
Tra le altre novità in arrivo, sono previsti anche rimborsi del pedaggio in caso di cantieri o limitazioni alla circolazione. In pratica l'utente avrà diritto a un rimborso proporzionale alla riduzione del pedaggio relativo alla tratta interessata. Questo schema regolatorio è stato posto in consultazione, e l'analisi dei contributi pervenuti è a in corso.
Un altro schema di regolazione prevede invece obblighi in tema di trasparenza delle gestioni e di accessibilità delle informazioni, tra cui quelle necessarie alla programmazione del viaggio: l'automobilista dovrà essere informato su tempi di percorrenza, distribuzione delle colonnine di ricarica elettrica, servizi di rifornimento e modalità di calcolo del pedaggio. L’obiettivo è permettere una programmazione più consapevole e sicura dei viaggi.
Il commento delle associazioni: "Attendiamo nuovo tariffario"
"Bene, ottima notizia! Abbiamo partecipato alla consultazione pubblica, inviando nei mesi scorsi le nostre osservazioni rispetto a due importanti novità che l'Autorità dei trasporti si aggiunge a introdurre: l'aggiornamento del sistema tariffario di cui parla oggi il Dr. Zaccheo e il rimborso del pedaggio che gli utenti avranno in caso di cantieri. In entrambi i casi si tratta di due miglioramenti significativi", ha detto Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. "Auspichiamo che vengano accolti i nostri suggerimenti per potenziare ancor di più questi due provvedimenti. Abbiamo chiesto, ad esempio, che la penalità prevista nel caso i livelli qualitativi siano interiori a quelli previsti dall'Authority, salga rispetto al 2% previsto nella bozza iniziale, in modo che abbia un effetto di deterrenza e che la penalizzazione sia progressiva, con più soglie per ogni disservizio e con più percentuali di penalizzazione, per evitare che raggiunta la penalità massima del 2% non vi siano più incentivi a migliorare l'offerta".
Secondo il Codacons, "Non basta legare gli aumenti dei pedaggi agli investimenti realizzati dai gestori, e quel che serve realmente è un efficace sistema di indennizzi in favore degli automobilisti in caso di disservizi. Le tariffe autostradali devono essere effettivamente parametrate alla qualità dei servizi resi sulla rete, e gli aumenti dei pedaggi devono essere concessi solo laddove si registra un concreto miglioramento di tutte le performance in favore degli utenti. – ha aggiunto l'associazione – Rimane aperto il problema dei cantieri perenni e dei continui lavori in corso che, anche in estate e nel pieno degli esodi, creano file interminabili e disagi per gli automobilisti. In tal senso occorre introdurre indennizzi diretti e automatici in favore degli utenti delle autostrade proporzionati ai disservizi subiti, creando maggiore equità, trasparenza e correttezza nel settore".