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Guerra in Ucraina

Cosa sono le armi offensive e perché se ne sta parlando nello scenario della guerra in Ucraina

Qual è la differenza tra le armi offensive e difensive? E perché ultimamente se ne sta parlando molto nel contesto della guerra in Ucraina? Facciamo chiarezza.
A cura di Annalisa Girardi
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È ricominciato il dibattito sull'invio di armi in Ucraina, con alcune forze politiche come il Movimento Cinque Stelle (ma anche la Lega) che fanno pressione sul governo affinché non venga mandata a Kiev artiglieria pesante, sottolineando che questo contribuirebbe a un'escalation nel conflitto. Ma che tipo di armi sono state inviate finora? E che differenza c'è con quelle di cui si sta invece discutendo adesso? Di fatto, quando si parla di armi pesanti, si sta parlando delle cosiddette armi offensive, diverse da quelle definite invece difensive

Semplificando, per armi difensive si intendono quelle impiegate appunto per difendersi da un'aggressione, mentre quelle offensive servono a portare avanti l'attacco. Certo, questo non vuol dire che le armi difensive non siano in alcun modo letali, anzi; ma difficilmente un esercito dotato solo di queste sarebbe in grado di attaccare con successo un nemico.

Sì al sostegno, anche militare, a Kiev, ma nel quadro dell‘articolo 51 della Carta Onu: è quanto ha ribadito oggi il leader M5s, Giuseppe Conte. "Legittimità a difendersi, ma non a contrattaccare", ha aggiunto, sottolineando la contrarietà del partito all'invio di armi "sempre più letali e sempre più pesanti". Per poi fare un esempio concreto: "Carri armati non ne vogliamo inviare, punto". L'esercito ucraino ha in dotazione già di per sé una serie di armi di questo tipo, come riporta Il Post, ad esempio gli obici di produzione sovietica D-20 o il cingolato 2S1 Gvozdika.

Il dibattito sulle armi offensive è iniziato con la ritirata dei militari russi dai territori che avevano occupato nella prima fase del conflitto, e che ha posto il tema della riconquista delle zone più a Est dell'Ucraina. Chi è contrario all'invio di armi pesanti sottolinea come questo cambio di strategia potrebbe provocare un'escalation, riducendo i margini dei negoziati e per il cessate il fuoco. Mosca, trovandosi a fronteggiare armi più pesanti fornite dai Paesi Nato, potrebbe accusare l'Alleanza di averla minacciata direttamente, allargando il conflitto e aprendo di fatto a una Terza guerra mondiale. Un'eventualità che l'Occidente tenta di scongiurare a tutti i costi.

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