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Corteo Cgil, Landini: “Salvini ha raccontato balle sulle pensioni. Pronti a scioperare contro la manovra”

Alla manifestazione della Cgil “Democrazia e lavoro”, il segretario generale Maurizio Landini che si è detto pronto a scioperare contro la manovra: “Legge sbagliata, se non saremo ascoltati dal governo la mobilitazione continuerà”.
A cura di Giulia Casula
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Si è svolta a Roma la manifestazione nazionale della Cgil  sotto lo slogan "Democrazia al lavoro", per chiedere l'aumento di salari e pensioni, maggiori investimenti nella sanità e nella scuola, una riforma fiscale e per protestare contro precarietà e riarmo. Presente il segretario generale Maurizio Landini che si è detto pronto a scioperare contro la legge di bilancio varata dal governo.

"Non escludiamo nulla. Intanto oggi vogliamo dimostrare che c'è una parte molto importante di questo Paese, così come nelle settimane scorse, che scende in piazza e che chiede dei cambiamenti", ha detto Landini. "Se non saremo ascoltati e se nel Parlamento e nel Governo non accetteranno di modificare radicalmente quella che è una legge che noi consideriamo sbagliata, valuteremo e non escludiamo assolutamente nulla, di sicuro non finisce qui la nostra mobilitazione se le cose non cambiano".

Il segretario ha replicato alle parole di Matteo Salvini, che lo ha accusato di parlare "da ministro di un governo Schlein". "È lui che non parla da ministro…", ha risposto.  "Dovrebbe parlare per cambiare i problemi, non era lui che ha vinto le elezioni promettendo di cambiare la Fornero? Quello che hanno fatto ci ha reso il Paese con l'età pensionabile più alta, ce la giochiamo con la Grecia, i giovani sono precari, quindi chi ha raccontato balle è Salvini che è riuscito a peggiorare la Fornero".

Il corteo è partito da piazza della Repubblica e si è diretto a piazza San Giovanni, dove sono previsti diversi interventi tra cui anche quello del giornalista Sigfrido Ranucci. "Siamo in piazza perché dobbiamo rimettere al centro i problemi delle persone che per vivere hanno bisogno di lavorare e che oggi sono poveri pur lavorando, dobbiamo rimettere al centro il futuro dei giovani. Serve un cambiamento vero delle politiche economiche e sociali", ha affermato Landini. "C'è bisogno di aumentare i salari, di far pagare le tasse a chi non le paga, c'è bisogno di una vera riforma fiscale, di investire seriamente sulla sanità, di politiche industriali di investimenti pubblici e privati molto consistenti".

Presenti anche Pd e Avs, Bonelli: "Meloni smetta di mentire agli italiani"

Il Partito democratico ha partecipato al corteo con una delegazione composta da Marta Bonafoni, Andrea Casu, Annalisa Corrado, Gianni Cuperlo, Alfredo D'Attorre, Arturo Scotto e Nicola Zingaretti. Anche Nicola Fraoianni e Angelo Bonelli di Alleanza Verdi-Sinistra hanno preso parte. "Oggi in piazza per ricordare a Meloni, che oltre al paese dei balocchi che racconta sempre c'è anche il paese reale nel quale gli fanno fatica ad arrivare alla metà del mese, nel quale costo della vita continua a crescere senza sosta e nel quale invece gli stipendi sono fermi al palo da trent' anni. L'Italia è l'unico paese d'Europa, dove succede questo: è chiaro che la manovra di Meloni non risponde a nessuno dei bisogni della maggioranza dei cittadini, definanzia la sanità, non interviene sull'emergenza degli stipendi e delle pensioni e invece investe una paccata di soldi in armi", ha attaccato Fratoianni. "Questa manifestazione è qui per ricordarglielo e noi siamo in piazza al fianco della Cgil perché condividiamo queste parole d'ordine e perché come è noto noi siamo sempre in piazza quando gli italiani lavoratori e lavoratrici rivendicano i loro diritti", ha aggiunto.

Anche Bonelli è intervenuto rivolgendosi direttamente a Meloni: "Presidente, c'è un'Italia che non vuole più farsi prendere in giro. Le bugie che ogni giorno racconta su un Paese che ‘va bene' non reggono: i dati dicono altro. La povertà assoluta è aumentata, raggiungendo 5,7 milioni di persone. La pressione fiscale cresce, hai tagliato il trasporto pubblico per finanziare il Ponte sullo Stretto di Messina e acquistare nuove armi. Noi diciamo basta: questa è l'Italia che reagisce alle tue bugie", ha concluso.

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