video suggerito
video suggerito
Manovra 2026

Come potrebbe cambiare la Manovra con gli emendamenti alla legge di bilancio e quando entrerà in vigore

Sono in arrivo gli emendamenti del centrodestra per la legge di bilancio 2026: la Lega ha avanzato le sue proposte, anche se in via informale, e nei prossimi giorni lo faranno anche FdI e FI. La scadenza è venerdì 14 novembre. Gli interventi vanno dalla cedolare secca alla rottamazione, dal canone Rai alla tassa sui dividendi.
A cura di Luca Pons
0 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

La legge di bilancio è in lavorazione in Senato, e si avvicina il momento cruciale degli emendamenti. Tutti i partiti proporranno le loro modifiche alla manovra 2026 entro venerdì 14 novembre, poi ‘segnaleranno' quelle più importanti su cui discutere. Le richieste riguarderanno di tutto, dal canone Rai alla rottamazione delle cartelle fiscali, dalla cedolare secca all'imposta sulle banche – e queste sono solo le anticipazioni emerse finora dai partiti di centrodestra.

A fine novembre il dibattito parlamentare entrerà nel vivo. Saranno queste le settimane in cui si capirà se c'è margine, sia dal punto di vista economico che politico, per cambiare la manovra del governo Meloni. La scadenza ultima è sempre la stessa: approvazione entro il 31 dicembre 2025, per far entrare in vigore la legge dal 1° gennaio 2026.

Irpef e rottamazione fiscale, cosa può cambiare con gli emendamenti alla Manovra

Finora la Lega è l'unico partito che ha già fatto circolare le sue proposte di modifica, anche se non si parla di una lista ufficiale e definitiva, ma per il momento solo di ipotesi. D'altra parte, il Carroccio è anche la forza politica di maggioranza che ha ottenuto meno misure da rivendicare nella legge di bilancio.

Tra gli emendamenti, quelli su cui i leghisti probabilmente insisteranno di più riguardano l'allargamento della rottamazione delle cartelle fiscali, includendo anche i debiti di chi non ha dichiarato tutti i suoi redditi o subisce controlli dell'Agenzia delle Entrate per dei vizi formali. Ma c'è anche il taglio del canone Rai, che era stato varato nel 2023 per poi essere cancellato l'anno dopo.

Si prevede anche di rinviare l'aumento dell'imposta sui guadagni da criptovalute (che dovrebbe passare dal 26% al 33%). E, come già emerso nei giorni scorsi, si parla di una tassa ridotta per l'assunzione di under 30.

Un punto su cui sicuramente si concentrerà l'attenzione non solo della Lega, ma anche di Forza Italia è la cedolare secca. L'imposta per chi affitta le case, già abbassata dal governo Meloni per i piccoli proprietari, dall'anno prossimo dovrebbe tornare a salire (dal 21% al 26%) per chi lo fa con affitti brevi tramite piattaforme come Airbnb. Con tutta probabilità, FI e Carroccio cercheranno di cancellare l'aumento, oppure di contenerlo (ad esempio al 23%).

Da Fratelli d'Italia e Forza Italia arriveranno maggiori indicazioni tra mercoledì e giovedì, quando avranno selezionato gli emendamenti su cui puntare. Il segretario dei forzisti, Antonio Tajani, ha già detto che le priorità saranno "forze dell’ordine, l'articolo 18", che riguarda la tassazione dei dividendi delle holding che hanno una partecipazione inferiore al 10% in società controllate, e "gli affitti brevi", quindi la cedolare secca. Per Fratelli d'Italia, invece, la deputata Ylenja Lucaselli ha parlato della norma sui dividendi e degli "immobili".

Nessuno, per ora, ha parlato in termini chiari delle pensioni. Sarà con tutta probabilità la Lega a cercare di inserire dei correttivi. Impossibile rimediare all'aumento dell'età pensionabile che scatterà nel 2027, ma il Carroccio potrebbe cercare di mantenere almeno alcune forme di flessibilità per lasciare il lavoro.

Il problema di trovare i soldi

Una delle questioni cruciali sarà dove trovare i soldi. Il governo Meloni ha già chiarito che gli emendamenti dovranno essere a saldo zero, cioè compensare con delle maggiori entrate le eventuali spese.

Un po' di margine dovrebbe arrivare da alcuni fondi specifici: ad esempio, le somme che lo Stato spende per finanziare i sussidi dannosi per l'ambiente si possono usare per altro. O si potrebbe chiedere di finanziare un emendamento con i soldi raccolti dall'evasione fiscale. Ma in tutti i casi bisognerà tenere d'occhio i conti.

Finora, si sa che la Lega proporrà di alzare ancora le somme richieste a banche e assicurazioni. Un punto delicato per il governo, che difficilmente accetterà di tornare a negoziare con gli istituti di credito.

Per il resto, il senatore leghista Claudio Borghi – non nuovo a uscite stravaganti, ma che in questa occasione è tra i relatori della legge di bilancio in commissione Bilancio – ha proposto due possibilità. La prima: "vendere agli altri Paesi le nostre quote del Mes" per ottenere "15 miliardi di euro". E la seconda: vietare alle coppie che sono unite civilmente la pensione di reversibilità, lasciando la possibilità solo a chi è sposato, per far risparmiare lo Stato. Per il momento, come detto, sono solo ipotesi.

Le prossime tappe della legge di bilancio

C'è tempo fino a venerdì 14 novembre, alle 10 di mattina, per presentare gli emendamenti. Poi ci sarà una fase anche più importante: quella di scelta degli emendamenti cosiddetti "segnalati". Questi saranno quelli su cui si concentreranno i lavori della commissione Bilancio al Senato.

Andranno individuati entro martedì 18 novembre. Potranno essere 400 in tutto, contando tutti i partiti. Domani sarà noto quanti potrà averne ciascun partito, nella lista ambita dei segnalati. Individuato questo elenco, i lavori partiranno sul serio.

Ci saranno due settimane di tempo. Nei giorni tra il 24 novembre e il 2 dicembre, i tecnici del ministero dell'Economia si impegneranno a far arrivare il parere su tutte le proposte di modifica, così che da mercoledì 3 dicembre la commissione potrà iniziare a votarle. L'obiettivo sarà chiudere i lavori e mandare la manovra in Aula al Senato lunedì 15 dicembre.

Come sempre negli ultimi anni, i lavori della Camera saranno invece molto più rapidi. Sulla carta, il ddl ripartirà dalla commissione Bilancio, dove si potranno proporre emendamenti, per poi andare all'Aula di Montecitorio. Ma la verità è che il testo sarà "blindato": non sarà più possibile apportare modifiche, perché questo significherebbe rimandare il testo al Senato per una nuova approvazione, e non ci sarebbe tempo di farlo.

La scadenza ultima è il 31 dicembre 2025. Entro quel giorno, sia il Senato che la Camera dovranno aver dato il via libera definitivo alla legge. Le norme al suo interno entreranno in vigore dal 1° gennaio 2026.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views