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Elezioni Regionali 2025

“Clima, asili nido gratis, case di comunità, borghi e strade”: le 5 priorità di Giani per il bis in Toscana

In un’intervista a Fanpage.it Eugenio Giani, presidente uscente e candidato del centrosinistra unito per le elezioni regionali in Toscana del 12 e 13 ottobre, spiega il suo programma per la prossima legislatura: “Questa squadra, le quattro navi, che sono le quattro liste Pd, Avs, M5s e ‘Casa Riformista’, arriveranno all’unico porto che fra domenica e lunedì ci regalerà la soddisfazione di governare per altri 5 anni la Toscana”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Domenica 12 e lunedì 13 si vota alle elezioni regionali in Toscana. In corsa ci sono il presidente uscente, Eugenio Giani, candidato del centrosinistra unito (Pd, Avs, M5s, più la lista Eugenio Giani presidente – Casa riformista), il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, coordinatore regionale di Fratelli d'Italia, sostenuto dal centrodestra (FdI, Fi, Lega, Noi moderati, lista civica ‘È Ora!'), e Antonella Bundu, candidata della lista di sinistra Toscana Rossa.

Alle ultime elezioni regionali, nel 2020, Giani ha battuto Susanna Ceccardi, candidata del centrodestra, con uno scarto di circa otto punti percentuali: è stato eletto con il 48,6%, ma in quel caso il M5s si è presentato con un suo candidato, Irene Galletti. Se vincesse ancora il governatore del Pd, la Toscana manterrebbe ininterrotta la sua lunga tradizione di sinistra: dal 1995, anno in cui è stato introdotto il sistema di elezione diretta del presidente, la Regione è sempre stata governata dal centrosinistra.

Presidente, i sondaggi la danno avanti di parecchi punti rispetto al suo principale avversario, Tomasi. Chiaramente la partita è aperta, ma se dovesse riuscire a essere rieletto, quali sono le misure che non è arrivato a chiudere e che le piacerebbe portare a termine nei prossimi 5 anni?

La dinamica dello sviluppo sociale ed economico porta a sviluppare gli interventi appropriati a seconda dei momenti. Le cinque cose che con cui ripartirò, se sarò eletto in questa legislatura, sono innanzitutto la presentazione in giunta e dalla giunta al consiglio della legge sui Pac, i Piani di adattamento ai cambiamenti climatici: in pratica i comuni indicano gli interventi più urgenti per prevenire il rischio idraulico, individuando anche le fragilità dell'assetto idrogeologico, in modo da evitare quello che il cambiamento del clima sta causando, con le bombe d'acqua che mettono a repentaglio la rete dei fiumi e dei corsi d'acqua minori.

Qual è il secondo punto in agenda?

Al secondo punto c'è la legge sul finanziamento per la realizzazione degli asili nido. Con la misura degli nidi gratis abbiamo esteso dal 38% al 49,6% delle famiglie la percentuale della popolazione che utilizza gli asili nido. Ora abbiamo bisogno di nuovi asili, per evitare che si creino liste d'attesa, visto che la frequenza è aumentata. Ricordo che da settembre è stata già innalzata la soglia minima di reddito Isee richiesto per accedere alla misura dei nidi gratis, da 35mila a 40mila euro.

Qual è la terza priorità?

In terzo luogo le case di comunità, che entro un anno intendo terminare. Molte di esse sono in costruzione, quindi si tratta di capire con una ricognizione se serve aggiungere risorse per gli interventi o superare eventuali viscosità burocratiche. Delle 77 case di comunità, una decina le abbiamo già inaugurate: sono il cardine della riforma la sanità territoriale, che prevede l'accorpamento dei medici di famiglia, l'attenzione alla prevenzione medica, tramite attrezzature tecnologicamente avanzate. In quarto luogo, mi occuperò di far approvare la delibera di individuazione delle risorse e dei bandi per attuare la legge sulla Toscana diffusa, per la valorizzazione delle aree interne, dei borghi, dei territori meno densamente abitati, in attuazione della legge che ho portato all'approvazione, la numero 11 del 2025. Infine la misura che porterò in approvazione è quella della costituzione della Toscana Strade spa, una società per azioni che possa consentire sulla strada Fi-Pi-Li, che collega le province di Firenze, Pisa e Livorno, di iniziare a progettare la realizzazione degli allargamenti alla terza corsia, e dove non è possibile alla corsia d'emergenza, quindi un potenziamento e una valorizzazione di quell'asse.

Ci spiega cos'è questo reddito di inserimento lavorativo? È simile al reddito di cittadinanza per persone in difficoltà economica, ma su scala locale?

La famiglia dei redditi di cittadinanza è molto ampia. Il nostro sussidio non ha nulla a che fare con il reddito di cittadinanza previsto dalla legge nazionale. Il nostro reddito di inserimento lavorativo riguarda le competenze regionali, sul piano della formazione professionale. Si tratta in sostanza di un bonus a coloro che rimangono privi di qualsiasi forma salariale. Quando un'impresa va in crisi, si attivano ammortizzatori sociali: chiude l'impresa, chiudono gli ammortizzatori sociali. Allora, per questa categoria di persone che rimangono senza lavoro e ammortizzatori sociali, noi prevediamo  un bonus di 6-700 al mese si abbia la garanzia remunerata di partecipare a corsi di formazione professionali organizzati dalla Regione, in modo che nell'arco di 9 mesi, vi sia la possibilità di acquisire le competenze per potersi formare e poter essere impiegati come operai specializzati o funzionari in un'attività che invece ha una prospettiva di mercato.

Parliamo della coalizione del centrosinistra. Lei è appoggiato da un campo molto largo che comprende Pd, Avs, 5 Stelle, e ‘Casa Riformista’, al cui interno ci sono anche i candidati di Italia Viva. Fino ad ora, nelle ultime due tornate elettorali nelle Marche e Calabria, i risultati per il centrosinistra allargato sono stati deludenti. Perché questa volta vi aspettate un esito diverso?

La Toscana è la Toscana. Le nostre Regioni, come dice l'articolo 5 della Costituzione, hanno caratteristiche ben diverse. La storia della Toscana è quella di una Regione governata con cultura, tradizioni, classi sociali, impostazione economica da 456 anni. La Calabria e le Marche hanno una storia a sé. Nel nostro contesto territoriale ritengo utile che il centrosinistra colga l'occasione di rendere coeso il patrimonio di programmi, iniziative, sensibilità politiche che da Renzi arriva ai 5 Stelle passando per Avs, per i partiti riformisti come il Partito Socialista Italiano, il Partito Repubblicano, +Europa, e che poggiano sul fulcro del Partito Democratico. Ho visto tre partiti organizzati, M5s, Avs e Partito Democratico, e ho speso il mio nome per costituire un'aggregazione delle forze riformiste con personalità civiche importanti, primari universitari, operatori culturali, personalità del mondo dello sport. Questa squadra, le quattro navi, che sono le quattro liste, arriveranno all'unico porto che fra domenica e lunedì ci regalerà la soddisfazione di governare per altri 5 anni la Toscana.

Anche la guerra a Gaza è entrata nella campagna elettorale di Marche e Calabria. Ricci aveva detto che le Marche avrebbero riconosciuto lo Stato palestinese. Tridico ha cercato di parlare all’astensione, a quel 46% del partito del non voto in Italia che si dichiara a favore della Global Sumud Flotilla e riempie le piazze. Voi state provando a parlare anche a questo elettorato?

La mia campagna elettorale è stata impostata sui temi della Toscana, sul buon governo che abbiamo portato avanti, e sulle proposte concrete per assicurare quel ‘riformismo del fare' che dia uno sbocco nei prossimi cinque anni alla Toscana. È evidente che c'è un quadro internazionale da cui noi non sfuggiamo, anzi, io ho preso una posizione forte facendo approvare in giunta la richiesta al governo di riconoscere lo Stato di Palestina. Esatto. Credo che i palestinesi debbano avere un loro stato, due popoli e due Stati con Israele. Se c'è qualcuno che ha diritti sul territorio di Gaza e sul territorio della Terra Santa, sono i palestinesi che ci abitano da 2000 anni e dobbiamo riconoscere loro uno stato in cui possano autodeterminare il proprio futuro.

È stata una campagna elettorale con toni molto accesi. Sabato a Livorno è stato anche contestato il generale Vannacci, che ha partecipato all’evento organizzato dall’universo remigrazionista, in vista del Remigration Summit 2026. Il Pd aveva chiesto l’intervento del prefetto, considerando la kermesse incostituzionale, viste le idee che propone. Anche per lei questo evento a una settimana dal voto è stata incostituzionale?

Sì quell'evento è stato una provocazione, a questi slogan razzisti noi vorremmo opporre una cultura di pace, dialogo e accoglienza. Respingiamo la posizione di retroguardia, che tante volte abbiamo sentito esprimere al generale Vannacci.

Sempre in campagna elettorale si è parlato del caso di Don Massimo Biancalani, la cui struttura di accoglienza a Vicofaro è stata chiusa nei mesi scorsi. L'attività prosegue a Ramini, ma anche lì il parroco pro migranti sta ricevendo contestazioni. Pensa che quell’iniziativa sia valida e vada sostenuta in modo diverso?

Si tratta di iniziative molto locali, mi confronterò con il vescovo Fausto Tardelli, di cui ho molta stima, per trovare il modo migliore per portare avanti le politiche dell'accoglienza e dell'integrazione, tipiche della cultura toscana.

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