Chi ha ragione tra Meloni e Schlein sui dati del turismo: è vero che gli italiani rinunciano alle vacanze?

A pochi giorni da Ferragosto, è guerra a colpi di numeri tra maggioranza e opposizioni sui dati del turismo dell'estate 2024. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha risposto oggi alle accuse delle forze di minoranza, e in particolare della segretaria del Pd Elly Schlein, la quale ha messo in evidenza la crisi del turismo in generale, e in particolare del settore balneare, puntando il dito contro le immagini degli stabilimenti vuoti e degli ombrelloni chiusi che circolano in questi giorni, segno anche di un potere d’acquisto degli italiani n calo. Il problema dei prezzi salati degli stabilimenti è stato denunciato non solo dalle associazioni di consumatori, ma anche da vip, come Alessandro Gassmann, che ha invitato i balneari a rivedere i prezzi di lettini e ombrelloni. Nella giornata Fdi aveva già replicato, parlando di "estate record" per il turismo italiano, con 38 milioni di arrivi.
Secondo Fratelli d'Italia il punto è che il modo di fare le vacanze è profondamente cambiato, e non è più soltanto legato alle spiagge e al mare, ma si sarebbe spostato anche in montagna, città d'arte e aeree interne.
Anzi, il governo vedrebbe con favore anche ‘destagionalizzazione' del turismo, come strategia di contrasto all'overtourism. Ma soprattutto, sottolineano gli esponenti meloniani, i conti si fanno alla fine della stagione turistica. Ma chi ha ragione?
Giorgia Meloni rivendica i numeri del turismo in Italia
"Ritengo vergognoso che, pur di attaccare il Governo, certa opposizione diffonda notizie false, danneggiando l’immagine e gli interessi dell’Italia. Negli ultimi giorni, tra le diverse uscite, anche la segretaria del Pd Elly Schlein ha lasciato intendere che il turismo italiano fosse in crisi. Peccato che, poche ore dopo la sua uscita, i dati ufficiali del Viminale – tratti dalla banca dati ‘Alloggiati web’ della Polizia di Stato – abbiano certificato l’esatto contrario, con arrivi in crescita e milioni di visitatori nelle nostre strutture ricettive. Alle mistificazioni e alle falsità costruite a tavolino rispondono i numeri e la verità. Chi ama davvero la propria Nazione non la scredita davanti al mondo per convenienza politica. Noi continueremo a lavorare per renderla ogni giorno più forte, attrattiva e orgogliosa di sé", ha scritto sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
La replica della leader del Pd Elly Schlein
Non si è fatta attendere la risposta della leader dem Schlein: "Il sindacato dei balneari ha parlato di un calo di presenze del 15% e Altroconsumo ha analizzato un aumento dei costi del 34%. Giorgia Meloni invece che rispondere a me dovrebbe rispondere a quelle famiglie italiane che hanno i salari troppo bassi per andare in vacanza, mentre il suo governo blocca l'adozione di un salario minimo e non fa nulla per contrastare le bollette più care d'Europa".
Cosa dicono i dati del Viminale sul turismo nell'estate 2025
Secondi i dati del Viminale contenuti nella banca dati ‘Alloggiati web', gestito dalla Polizia di Stato, a giugno gli arrivi sarebbero stati 21.680.741 contro i 19.660.297 del 2024 (+10.2%), a luglio 23.997.082 a fronte dei 22.951.500 dell'anno scorso (+4,5%), e nei primi 11 giorni di agosto 7.944.284 sono in crescita del 13,1% rispetto ai 7.021.408 dell'analogo periodo del 2024. Tutto bene quindi? Non proprio.
Il portale permette ai gestori delle strutture ricettive turistiche alberghiere ed extra-alberghiere di ottemperare all'obbligo di trasmettere alle questure territorialmente competenti le generalità delle persone alloggiate presso la propria struttura, entro le 24 ore successive al loro arrivo. I dati che certificano la forte crescita di turisti nelle strutture ricettive italiane sono sicuramente positivi, ma bisogna tenere conto innanzi tutto del tipo di turismo: si tratta di vacanzieri soprattutto stranieri.
Gli arrivi dall'estero, anche secondo le stime del ministero del Turismo, non preoccupano il governo. Nonostante le spiagge sempre più vuote, il ministero guidato da Santanchè fa sapere che i primi due mesi estivi hanno visto l'Italia tra le prime mete del mercato turistico Mediterraneo, sia per tasso di saturazione Ota (Online Travel Agency) che per competitività dei prezzi, con un 48% di saturazione per giugno e oltre il 43% a luglio, da un lato, e una tariffa media più bassa rispetto a competitor come Grecia e Spagna, dall'altro. L'Italia, come emerge dai dati Enit, si conferma la seconda meta più ambita al mondo (davanti a Turchia e Francia) per i turisti esteri anche per l'estate in arrivo, con 18,6 milioni di passeggeri aeroportuali, pari al +17,9% sul 2024.
Ma, come ha messo in evidenza anche Federalberghi, un calo quest'estate c'è stato. "Sicuramente, rispetto all’estate scorsa, c’è stato un calo. Ma la situazione è a macchia di leopardo, nel senso che ci sono alcune zone che stanno registrando il tutto esaurito, soprattutto in montagna, mentre al mare abbiamo dati contrastanti a seconda della regione", ha detto il presidente Bocca, in un'intervista a Open.
Mentre cresce il turismo internazionale, però, si contrae quello interno, il che dimostra che il ceto medio italiano in molti casi non può permettersi una vacanza al mare o in montagna.
Le immagini delle spiagge deserte degli ultimi giorni sembrano confermare le stime di Assoturismo-CST, che tra giugno e agosto aveva previsto circa 110 milioni di presenze totali, con una crescita debole rispetto al 2024 (+1,1%). Secondo l'analisi, a diminuire sarebbe la componente italiana, mentre si registra un +1,8% dei turisti stranieri, in particolare provenienti da Germania, Francia e Paesi Bassi.
Quasi un italiano su due rinuncerà alle vacanze quest'anno
Secondo il ministero del Turismo, nel 2024, il 31% degli italiani, uno su tre, non si è potuto permettere una vacanza di almeno una settimana: il dato più basso mai registrato dal 2004. Solo Polonia, Francia e Germania, in Europa, sarebbero più avanti dell'Italia.
Il Codacons, al contrario, ha lanciato l'allarme: a causa dei forti rincari registrati a luglio praticamente in tutte le voci che riguardano le vacanze, circa un italiano su due (il 49%) quest'anno non si concederà una villeggiatura tra giugno e settembre. Proprio l'Istat infatti ha mostrato ieri le tabelle dei rincari legati alle vacanze estive, dai prezzi dei voli nazionali, cresciuti del 35,9% su anno, ai voli europei, in aumento del 5,5%, alle tariffe dei traghetti (+10,9%), a quelle delle auto a noleggio (+9,9%), senza dimenticare i listini dei pacchetti vacanza nazionali, lievitati del +10,3%, i prezzi di case vacanza, b&b e altre strutture ricettive, schizzati a +6%, mentre gli stabilimenti balneari e le piscine sono aumentate su anno del +3,4%. In un solo mese le tariffe di villaggi vacanza e campeggi hanno fatto registrare un +15,7%.
L'Istat, lo ricordiamo, ha confermato ieri l'inflazione in aumento dell'1,7% rispetto a luglio del 2024 e dello 0,4% su giugno scorso. Secondo il Codacons "equivale a un maggiore esborso pari a +559 euro annui per la famiglia ‘tipo', +761 euro per un nucleo con due figli. L'aumento di prezzo è innegabile. Secondo Confcooperative per le vacanze estive "la spesa media per famiglia si attesta sui 1.950 euro (+16% rispetto al 2024), mentre una famiglia di 4 persone al mare spenderà mediamente 6.539 euro per una settimana".
"I dati ci restituiscono anche l'immagine di un Paese diviso", ha detto il presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini: "Accanto a una parte di popolazione che mantiene capacità di spesa, emerge una fascia di italiani esclusi dalle vacanze". Difficile in queste condizioni che le famiglie italiane del ceto medio stiano beneficiando di questo boom di arrivi.