Chi è Roberto Occhiuto, rieletto governatore della Calabria dopo le elezioni regionali 2025

Roberto Occhiuto è stato riconfermato alla guida della Regione Calabria dopo la vittoria alle elezioni regionali, ottenendo così un secondo mandato alla presidenza. Il leader di Forza Italia ha infatti superato il candidato del centrosinistra, già presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, fermo al 38%, e l'outsider sovranista Francesco Toscano. Una rielezione arrivata in un contesto politico teso, segnato da un'inchiesta giudiziaria e da forti contrasti tra i candidati, ma anche da un confronto sui temi centrali per il futuro della Calabria: sanità, infrastrutture, istruzione e lavoro. Con questa vittoria il centrodestra resta così saldamente alla guida della Calabria dal 2020.
Chi è Roberto Occhiuto, vincitore delle elezioni regionali in Calabria 2025
Nato a Cosenza nel 1969, Occhiuto è un politico di lungo corso, attivo fin dagli anni Novanta. Ha iniziato la sua carriera nel consiglio comunale della sua città per poi approdare in Parlamento, dove ha ricoperto diversi incarichi tra le fila del centrodestra, in particolare con Forza Italia; già eletto presidente nel 2021, è tornato alle urne nel 2025 dopo essersi dimesso anticipatamente, in un contesto politico complesso segnato anche da un'inchiesta giudiziaria. Durante la campagna elettorale ha puntato sui risultati ottenuti nel primo mandato, soprattutto in tema di sanità, infrastrutture e rilancio degli aeroporti calabresi: tra le sue proposte simbolo, anche l’introduzione di un "reddito di merito" per gli studenti universitari più meritevoli che decidono di restare a studiare in Calabria.
Gli sfidanti di Roberto Occhiuto alle regionali calabresi 2025
Roberto Occhiuto ha dovuto affrontare una competizione a più voci, guidata principalmente dal candidato del centrosinistra Pasquale Tridico, che però si è fermato circa al 38%. Economista ed ex presidente dell'INPS, Tridico è stato sostenuto da una larga coalizione che comprendeva Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Italia Viva, Verdi e Sinistra Italiana, oltre a diverse liste civiche; la sua candidatura ha rappresentato il tentativo del cosiddetto “campo largo” di offrire un’alternativa credibile al centrodestra, puntando su temi come il lavoro, il welfare e il rilancio del Mezzogiorno. A completare il quadro dei principali candidati c'era anche Francesco Toscano, giornalista e volto noto dell'area sovranista, sostenuto da Democrazia Sovrana Popolare, il partito guidato da Marco Rizzo. Toscano si è presentato come outsider, con un messaggio fortemente critico verso le forze politiche tradizionali, cercando di intercettare il malcontento popolare e una parte dell’elettorato disillusa.