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Chi decide sulla vaccinazione ai figli se uno dei genitori è No Vax?

L’Aifa ha dato il via libera al vaccino anti Covid anche ai bambini tra i 5 e gli 11 anni. Ma nel caso in cui uno dei genitori sia a favore e l’altro sia contrario, chi decide? Come si fa se la coppia è divorziata e uno dei due è No Vax?
A cura di Annalisa Girardi
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Dopo il via libera dell'Aifa al vaccino anche ai bimbi tra i 5 e gli 11 anni, sorge spontanea una domanda: cosa succede nel caso in cui i genitori siano uno favorevole e l'altro contrario alla vaccinazione del figlio? E se si tratta di una coppia divorziata o in fase di separazione?

"A litigare per il vaccino non sono solo le coppie in cui uno dei due, la mamma o il papà, è un convinto no-vax che cerca di imporre le proprie idee all'altro. Spesso invece entrambi hanno fatto l'intera profilassi, ma il vaccino anti Covid dei figli è solo un altro tema per continuare ad inasprire un contenzioso già aperto", ha commentato la psicologa Maddalena Cialdella a Repubblica.

"Laddove è impossibile trovare un accordo è necessario rivolgersi al Tribunale Ordinario che dirimerà la controversia prendendo la decisione più giusta per il benessere del minore. Sarà il Tribunale a decidere sia nel caso di genitori separati che regolarmente sposati o conviventi. Se invece c’è una separazione in corso la decisione sarà presa dal giudice di fronte al quale già pende la separazione", ha precisato al Messaggero Marco Meliti, presidente dell'Associazione nazionale diritto e psicologia della famiglia.

In diversi casi, diventati anche oggetto di attenzione mediatica, si è deciso di andare direttamente ad ascoltare l'opinione del minore al centro della controversia. "Bisogna convincersi che un figlio è una persona, un soggetto e non un oggetto al quale la legge riconosce diritti, tra cui quello alla salute. È questo che ha portato per primi i giudici del tribunale di Monza a stabilire che sul tema della vaccinazione contro il Covid se anche uno dei genitori è contrario, va ascoltata l'opinione del figlio", ha spiegato Cialdella.

Spetta al giudice e alla sua discrezione decidere se ascoltare nell'aula del tribunale anche il figlio (nel caso in cui sia maggiore di 12 anni) di una coppia separata. Bisognerà sempre considerare se un passaggio di questo tipo possa o meno essere pregiudizievole per il minore.

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