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C’è CasaPound dietro la festa del libro pagata con 40mila da Regione Abruzzo e Comune de L’Aquila

Dopo l’esclusione di Franco Nerozzi a seguito della denuncia di Fanpage.it in merito alle dichiarazioni sugli ebrei, non si placano le polemiche sul festival L’Aquila Città del Libro. Carte alla mano dietro alla manifestazione finanziata con 40.000 euro di fondi pubblici c’è CasaPound.
A cura di Valerio Renzi
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La polemica sulla manifestazione L'Aquila Città del Libro non si placa. Tutto inizia quando Fanpage.it denuncia la presenza di Franco Nerozzi – presidente della ong di estrema destra Popoli – mettendo in fila una serie di dichiarazioni intrise di luoghi comuni e rappresentazioni antisemite. La vicenda finisce sulle prime pagine della stampa locale, fioccano i comunicati stampa dell'opposizione, e il sindaco Pierluigi Biondi chiede l'esclusione di Nerozzi. Gli organizzatori, controvoglia, danno rassicurazioni in questo senso.

Lo stesso Nerozzi aveva presentato la manifestazione come "un festival senza mafia antifascista", pubblicizzandone il programma sui social network tra . Oggi il caso finisce in consiglio comunale, con un'interrogazione dell'opposizione che evidentemente vuole andare in fondo alla questione.

"L’evento previsto a fine luglio a L’Aquila è finanziato da Comune e Regione per 20.000 euro ciascuno. – scrivono i consiglierei del Partito Democratico chiedendo l'intervento della Corte dei Conti – Ma il Comune, non soddisfatto di concedere una cifra così elevata a un’associazione di Voghera, nella delibera in cui stanzia i fondi decide di concedere anche ulteriori vantaggi economici: l’esenzione dal pagamento dell’occupazione del suolo pubblico nelle giornate dal 28 al 30 luglio, la fornitura gratuita e montaggio di un palco da posizionare nel cortile dell’Emiciclo, la fornitura di transenne, la fornitura di 150 sedie, la fornitura di corrente elettrica

Benefit non scontati e onerosi per l'amministrazione, che potrebbero essere magari giustificati dalla presenza di grandi nomi della cultura. E invece secondo i dem "la realtà è che si tratta di una festa della destra-destra pagata a spese dei contribuenti e non di un festival del libro". L'accusa dell'opposizione aquilana insomma è quella di una festa d'area politica, camuffata da evento culturale di interesse generale. Un po' come se la Festa dell'Unità a Roma fosse pagata dall'Estate Romana.

E se non si tratta di una festa di partito strettamente intesa, a guardare il parterre come già sottolineato su queste pagine, le cose non sono così lontane da come le dice l'opposizione. In effetti dietro l'organizzazione della manifestazione non c'è altro che Altaforte, la casa editrice vicina a CasaPound. L'associazione Castelli di Carta aveva la propria sede legale fino a poco tempo allo stesso indirizzo della casa editrice a Cernusco sul Naviglio, e nel 2020 aveva dato vita a una manifestazione pressoché identica a Todi in Umbria, anche in questo caso tra le polemiche per il finanziamento pubblico ricevuto. Il dominio del sito del festival aquilano poi risulta essere intestato alla SCA 2080 srl, società editrice di Altaforte, che ricordiamolo fu esclusa dal Festival del Libro di Torino dopo un intervento del Museo e memoriale di Auschwitz-Birkenau.

Scorrendo la lista degli invitati moltissimi sono proprio autori di Altaforte , chiamati a interloquire con esponenti della destra sindacale e politica. Gian Micalesin ha pubblicato di recente un libro con la casa editrice, così come lo stesso Franco Nerozzi con cui avrebbe dovuto interloquire. Andrea Lombardi collabora anche con il Primato Nazionale, la rivista di CasaPound pubblicata sempre da SCA 2080 di cui è caporedattore Valerio Benedetti, ospite che ha firmato due libri manifesto per Altaforte, uno dedicato al sovranismo, l'altro un libro intervista pre elettorale all'ex leader di CasaPound Simone Di Stefano. In cartellone troviamo poi Claudio Siniscalchi, che per Altaforte ha curato un volume dedicato alla poetessa e amante di Musollini Margherita Sarfatti; Gian Piero Joime autore di Altaforte e candidato in passato con CasaPound, oggi passato a Fratelli d'Italia; e Filippo Burla, anche lui già candidato con Cp, redattore del Primato Nazionale, che ha firmato un volume "Tornare Potenza" che rappresenta il programma economico di CasaPound. In ultimo da notare la presenza di Claudia Pagliariccio, già candidata sindaco a L'Aquila con il sostegno di CasaPound, oggi passata nelle file di Fratelli d'Italia, evidentemente senza mai rompere i rapporti con i fascisti del terzo millennio.

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