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Carta del docente, novità in arrivo: allargamento ai supplenti con contratti fino al 30 giugno

Sulla Carta del docente da 500 euro potrebbero arrivare nei prossimi giorni novità importanti. Fonti accreditate consultate da Fanpage.it hanno confermato che allo studio ci sarebbe l’ipotesi di un aumento dell’ammontare complessivo delle risorse per la misura, per la quale al momento sono destinati 400 milioni: i soldi in più potrebbero andare alle scuole, per offrire ai docenti corsi di formazione e aggiornamento professionale.
A cura di Annalisa Cangemi
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Novità in arriva per la Carta del docente, cioè il bonus da 500 euro che gli insegnanti possono spendere in formazione, per valorizzare e potenziare le competenze professionali. Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, intervenuto alla Leopolda 13 sabato scorso a Firenze, ha annunciato che la misura sarà confermata e che non saranno diminuite le risorse complessive per finanziare il bonus, anzi il ministero sta studiando "come recuperarne di ulteriori per potenziare il finanziamento di alcune finalità". Ma cosa potrebbe cambiare concretamente?

La Carta del docente, che è stata introdotta dal governo Renzi, serve a sostenere la formazione continua degli insegnanti, che con quella somma possono acquistare libri, testi anche in formato digitale, pubblicazioni, software, hardware, possono iscriversi a corsi accreditati e master universitari, e possono anche partecipare a eventi culturali e spettacoli, inerenti ai piani formativi scolastici. Per il 2025, le risorse stanziate per la Carta sono quasi 396 milioni di euro, distribuite tra i vari livelli di istruzione nei capitoli di bilancio del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Come sappiamo da quest'anno viene riconosciuta anche ai supplenti, ma solo a quelli con contratto annuale, cioè con incarico fino al 31 agosto. L'allargamento della platea è arrivato pochi mesi fa con un emendamento proposto dal Ministero dell'Istruzione e del Merito al decreto Pnrr Scuola, che ha ottenuto il via libera definitivo a inizio giugno. Sono rimasti però esclusi i supplenti con contratto fino al termine delle attività didattiche (30 giugno). Fonti accreditate consultate da Fanpage.it hanno spiegato che compatibilmente con i vincoli di bilancio imposti dal Mef, la Carta potrebbe essere estesa anche ai supplenti con supplenze al 30 giugno, il che porrebbe fine a una grave discriminazione tra i precari. Il provvedimento, a quanto apprende Fanpage.it, non dovrebbe essere contenuto nella legge di Bilancio, ma dovrebbe essere introdotto separatamente. Alla fine dello scorso anno scolastico il M5s era riuscito a far approvare un ordine del giorno alla Camera, che impegnava proprio il governo ad includere nella platea dei beneficiari anche i docenti che hanno una supplenza fino al 30 giugno.

Le risorse complessive per la Carta del docente potrebbero aumentare

Il ministro Valditara ha detto che entro questa settimana comunicherà le novità sul bonus, e ha assicurato che gli uffici sono al lavoro per reperire "delle risorse anche per fare qualcosa d'altro". Fonti accreditate hanno spiegato a Fanpage.it che una delle ipotesi allo studio riguarda per esempio la possibilità di dare alle scuole risorse per offrire nuovi corsi di formazione ai docenti, corsi che i beneficiari potrebbero frequentare proprio per aggiornare le proprie competenze professionali. Potrebbero salire dunque le risorse complessive a disposizione per la misura, potrebbero essere stanziati insomma più dei quasi 400 milioni previsti, ma queste risorse aggiuntive non andrebbero nelle mani degli insegnanti che ricevono la Carta, ma si tratterebbe di un finanziamento indiretto, da impiegare per potenziare, come ha spiegato Valditara, "alcune finalità" del buono. Al momento però non è chiaro se la Carta avrà sempre un valore di 500 euro, spendibili in un biennio, o se anche sull'ammontare del buono ci saranno variazioni.

Un'altra ipotesi su cui sarebbero al lavoro gli uffici di Viale Trastevere, sarebbe quella di un aumento dei controlli per porre fine agli abusi, una stretta alla luce delle inchieste condotte dalla Guardia di Finanza in diverse città, tra il 2021 e il 2023. Secondo quanto riportato dal Giornale, la Carta sarebbe stata usata impropriamente: a Catanzaro per esempio una sessantina di docenti avrebbero usato il buono, con la complicità del venditore, per comprare smartphone ed elettrodomestici, che non fanno parte ovviamente dell'elenco di beni acquistabili dal personale scolastico.

La Lega ha annunciato un'interrogazione parlamentare: "Le notizie sull'inchiesta della Guardia di Finanza sull'uso improprio della Carta del Docente uscita su alcuni media destano forte preoccupazione. Chi tradisce la finalità educativa della Carta del Docente danneggia non solo le casse dello Stato, ma anche la dignità di chi la utilizza correttamente per migliorare le proprie competenze. Presenteremo un'interrogazione parlamentare per fare piena chiarezza", ha dichiarato Rossano Sasso, deputato della Lega, capogruppo in commissione Cultura, Scienza e Istruzione Rossano Sasso.

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