Caos pensioni in maggioranza, il governo cancella la norma sul riscatto della laurea: cosa sta succedendo

Nella maggioranza è caos pensioni. È arrivata in commissione l'atteso correttivo del governo e secondo quanto si apprende, salterebbe la norma che abbassa il valore del riscatto della laurea ai fini del prepensionamento. Il testo però, interviene solo su uno dei due aspetti discussi. L'altro, relativo al progressivo allungamento delle finestre per chi accede alla pensione anticipata, resta. Intanto, la seduta in commissione Bilancio al Senato, chiamata a esaminare gli emendamenti è stata sospesa e riprenderà alle ore 21. Nelle prossime ore sono previsti incontri, proprio su questo tema, tra il governo e la maggioranza e a seguire con l'opposizione.
Sulle due norme inserite all'interno di un maxi emendamento del ministero dell'Economia la maggioranza si è spaccata. La prima, prevedeva una riduzione graduale, a partire dal 2031, del numero di mesi riscattabili dalla laurea, per accedere alla pensione anticipata; la seconda invece, l'allungamento delle finestre pensionistiche, cioè il tempo che deve passare da quando si maturano i requisiti per uscire prima dal lavoro e quando si può effettivamente farlo.
Cosa dice la riformulazione del governo
Secondo quanto si apprende, nella riformulazione dell'emendamento depositata oggi in Commissione sarebbe stata soppressa la parte sui riscatti e mantenuta quella sulle finestre, ma sul punto sembra esserci una gran confusione. Stando alle parole del ministro Giorgetti infatti, la nuova versione non elimina completamente la stretta ma si limita a bloccare la retroattività della norma. In altre parole, non si applicherà sulle pratiche di riscatto avviate quest'anno o in quelli precedenti, mentre saranno toccate tutte quelle aperte dal 2026 in poi.
"Sono stati tenuti indenni tutti coloro che hanno fatto il riscatto fino adesso, quindi sono stati salvati i cosiddetti ‘diritti acquisiti'. Per il futuro uno potrà riscattare, ma saprà che quello che versa aumenterà la pensione che riceverà, ma non inciderà rispetto alla data di pensionamento", ha dichiarato Giorgetti in Transatlantico. "Semplicemente questa è una logica puramente assicurativa, come ogni investimento in un fondo previdenziale. Però adesso vediamo cosa dice il Parlamento, perché questi chiaramente sono emendamenti dei relatori, del Governo, e poi c'è una dinamica parlamentare. L'argomento, come noto, è di grande interesse, quindi non era e non è certamente nostra intenzione di aumentare i requisiti pensionistici", ha aggiunto. Non è chiaro dunque se la novità sui riscatti sia saltata definitivamente oppure solo ridimensionata.
Dall'altra parte, il senatore leghista in commissione Bilancio, Claudio Borghi ha precisato che la riformulazione"cancella totalmente la parte relativa al riscatto delle lauree". E rispetto alle parole di Giorgetti, ha aggiunto: "No, ha sbagliato, è proprio cancellata e se lo guardate è anche facile da leggere. Avrete notato che anche Giorgetti ha fatto capire che non c'è nessun intento politico di alzare l'eta pensionabile, stiamo parlando di clausole di salvaguardia. Vorrei evitare anche il fraintendimento, cerchiamo di cancellare anche le finestre mobili. Dobbiamo vedere le procedure più facile, il Mef ha risposto che stanno provando a vedere se tornano i numeri", ha proseguito.
Maland (FdI): "In arrivo modifiche sulle finestre"
Non solo il riscatto della laurea. Sono in arrivo modifiche anche sull'allungamento delle finestre mobili per andare in pensione prima. "È stata tolta completamente la questione del riscatto e per quanto riguarda le finestre potrebbe ancora arrivare ancora qualcosa del governo", ha detto il capogruppo di Fdi al Senato Lucio Malan al termine della riunione informale tra governo e maggioranza in commissione Bilancio al Senato a proposito delle misure sulle pensioni. A chi gli chiedeva se anche sulle finestre si punta a sopprimere la modifica, Malan ha spiegato: "Vediamo, l'auspicio è di attenuarlo il più possibile, il massimo sarebbe toglierlo". Sui tempi della modifica, ha aggiunto, "speriamo in serata presta cioè tra poco".
Le critiche della Lega, Borghi: "Non siamo contenti"
La modifica comunque, continua a lasciare insoddisfatta la Lega. "Miglioriamo rispetto a come era messo ieri sulla laurea, ma manca l'intervento sulle finestre. È vero che si parla di un futuro remoto ma penso sia molto opportuno non lasciare adito a dubbi: non c'è nessuna intensione del governo di prolungare l'età pensionistica. Questo sarà oggetto di un colloquio con il governo", ha dichiarato Borghi al termine dei lavori della commissione Bilancio del Senato.
All'attacco le opposizioni. "Sulle pensioni la maggioranza è ormai a pezzi. La riformulazione del governo non risolve nulla: viene tolta solo la parte sul riscatto delle lauree, mentre resta intatta la norma che allunga le finestre per i pensionamenti anticipati, colpendo direttamente chi ha già maturato i requisiti", ha dichiarato in una nota Antonio Misiani della segreteria del Partito Democratico, responsabile Economia. "Non solo. Con un colpo di mano vengono sottratti 100 milioni di euro l'anno al fondo che finanzia le uscite anticipate dei lavoratori precoci: un autentico sfregio a chi ha iniziato a lavorare presto e svolto lavori gravosi. La Lega non ha nulla da dire? Perché quello che è arrivato dal Mef è l'ennesimo schiaffo in faccia al segretario e vicepremier Salvini, che non più tardi di questa mattina aveva promesso che non ci sarebbe stato alcun aumento dell'età pensionabile. Ancora una volta il governo dice una cosa e ne fa un'altra, scaricando il costo della propria incapacità sui lavoratori".
Il capogruppo del Pd al Senato Francesco Boccia ha fatto sapere di aver letto la riformulazione del governo e che "l'unica correzione riguarda il riscatto della laurea". "Resta l'inasprimento della Fornero, non cambia quindi niente sulle finestre e neanche sul Tfr. La verità è che questo governo aumenta l'età pensionabile. Ora è in corso una riunione di maggioranza perché la Lega minaccia di non votare la riformulazione presentata. Siamo di fronte al caos, la manovra dovrebbe arrivare in aula il 22 dicembre e invece, per il match tra Giorgetti e Salvini", ha affermato. "Questo governo rischia di portare il paese all'esercizio provvisorio. Siamo di fronte ad una guerra intestina nella maggioranza con gravi forzature emerse al termine di 50 giorni che hanno visto la completa umiliazione del Parlamento".