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Buffet in Liguria, Pastorino a Fanpage.it: “Rinfreschi non necessari, governatore Toti sia sobrio”

Il deputato Luca Pastorino, contattato da Fanpage.it, ha commentato la scelta del governatore della Liguria Toti e del sindaco di Genova Bucci, di partecipare a un buffet, allestito a chiusura di un’inaugurazione: “L’evento di oggi poteva essere gestito in modo più dignitoso. In un periodo di regole incerte, di aspettative, di confusione, e di voglia di riprendere, la politica deve dare l’esempio. E loro oggi non l’hanno dato”.
A cura di Annalisa Cangemi
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In Liguria ha fatto discutere un evento pubblico, l'inaugurazione del cantiere da 3 milioni di euro per la ristrutturazione di un'ala dell'Albergo dei Poveri a Genova, che ha visto il coinvolgimento del governatore Giovanni Toti, del sindaco di Genova Marco Bucci, degli assessori regionali Ilaria Cavo e Gianni Berrino, e degli assessori  comunali Pietro Piciocchi e Simonetta Cenci. In piena pandemia gli amministratori hanno partecipato anche al rinfresco che è stato offerto ai presenti, un ricco buffet, con tanto di cibo e cocktail, organizzato dall'Asp Brignole.

Dopo le polemiche, la Regione si è affrettata a chiarire con delle faq dedicate ai ristoratori, pubblicate questa sera, che i buffet, al contrario di quanto disposto dal dpcm, sono consentiti in Liguria, purché siano serviti da un addetto, munito di dispositivi di protezione. "Laddove il prelievo del cibo avvenga per il tramite di operatore dell'esercizio, non ricorre il divieto di consumazione a buffet", si legge nelle indicazioni. Nel dettaglio, "si precisa che per consumazione a buffet si intende la modalità di consumazione di cibo che comporta il prelievo del cibo medesimo direttamente ad opera del consumatore da recipienti aperti e accessibili anche con uso di posate già in uso al consumatore stesso o di posate collocate nel recipiente per l'uso comune. Ne consegue la possibilità di un contatto indiretto, a breve distanza di tempo, tra più consumatori per il tramite delle posate o del cibo contenuto nei recipienti. Queste sono le caratteristiche della tipologia di consumazione a buffet che hanno determinato il divieto di tale modalità".

In questo modo insomma si è voluto cercare di sgonfiare il caso. Lo stesso sindaco di Genova Bucci ha tentato di sminuire la vicenda: "Qualcuno si è interessato molto alla mia dieta di mezzogiorno: io ho mangiato due pizzette e due salatini. Serviti con piattino dal personale del catering con guanti, escluso la prima pizzetta che ho preso con le mie mani: se è un peccato, chiedo scusa. La prossima volta useremo tutti il piattino", ha detto polemicamente. "Chiedo scusa e vi assicuro che chi si è occupato del catering l'ha fatto bene, le pizzette erano squisite", ha tagliato corto. Eppure il messaggio che è passato non è stato accolto bene dai cittadini: quando le regole valgono solo per pochi, con i ristoratori in sofferenza per regole molto stringenti, per cercare di tenere bassi i contagi, è facile che sui social monti la rabbia.

"C'è un video in cui si vede chiaramente il sindaco di Genova prendere il cibo con le mani", ha detto a Fanpage.it Luca Pastorino, deputato di èViva, segretario di presidenza alla Camera per Leu, genovese. "Prendiamo atto che Toti ha fatto arrivare la precisazioni sul buffet, dopo aver emanato l'ordinanza, giusto questa sera. Il governatore apre, e come al solito scarica ai sindaci poi la responsabilità eventualmente di chiudere. Sono sempre gli amministratori locali in Liguria a dover fare la parte dei brutti e cattivi".

"Anche a me piacerebbe che si aprissero i buffet, e non sono l'unico. Tanti operatori della ristorazione non aspettano altro che il via libera. Tutti vorrebbero tornare in discoteca, al teatro o nei musei. Al di là di ogni ordinanza era comunque una situazione da evitare. L'evento di oggi poteva essere gestito in modo più dignitoso. In un periodo di regole incerte, di aspettative, di confusione, e di voglia di riprendere, la politica deve dare l'esempio. E loro oggi non l'hanno dato. Non era necessario né autorizzare il buffet, né con i piatti né in altre modalità. Avrebbero potuto tranquillamente fare l'inaugurazione dell'Albergo dei poveri e poi andare tutti a casa a mangiare. Come fanno tutti i cittadini di Genova, della Liguria e dell'Italia. Oppure avrebbero potuto andare al ristorante, rispettando le misure impartite dalla varie ordinanze. Piacerebbe a tutti noi partecipare a rinfreschi, eppure ci asteniamo. Evitare tutto questo sarebbe stata una dimostrazione di sobrietà in un momento complicato per le persone".

"Evidentemente Toti preferisce continuare a fare campagna elettorale, lasciando fare al governo la parte del carabiniere. Comportarsi così significa non avere rispetto per i sacrifici che la gente ha dovuto fare in questo periodo, vuol dire non tenere conto delle difficoltà economiche di bar e ristoranti".

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