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Manovra 2026

Bonus ristrutturazioni edilizie e affitti brevi: cosa c’è nel pacchetto casa di Forza Italia per la manovra

Tra le misure per la casa proposte da Forza Italia tra gli emendamenti alla legge di Bilancio presentati oggi, ci sono alcuni interventi sugli affitti brevi e sul bonus ristrutturazioni. Vediamo di cosa si tratta.
A cura di Annalisa Cangemi
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Nel pacchetto di 677 emendamenti alla manovra 2026 depositati questa mattina da Forza Italia, ce ne è uno che riguarda la cedolare secca sugli affitti brevi relativa alle prime case, che passa dal 21 al 26%, per chi mette in locazione un immobile per periodi di tempo limitati tramite piattaforme.

Gli azzurri hanno da subito contestato quest'impostazione, chiedendo di cancellare la norma. Tra le proposte emendative, una proposta del senatore Roberto Rosso chiede di ridurre dal 21% al 16% la cedolare secca sui canoni di locazione annui. In un'altra proposta, sempre a prima firma del senatore Roberto Rosso, si chiede invece la cancellazione dal testo della legge di Bilancio della norma sulla tassazione degli affitti brevi.

Si legge nel testo: "Conseguentemente, agli oneri derivanti dalla presente disposizione, pari a 138,3 milioni di euro per l'anno 2027 e 102,4 milioni di euro dal 2028, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307". Nel caso però vengano locati due immobili per affitti brevi, si specifica in un altro emendamento, per entrambi l'aliquota applicata resta al 26%.

Un simile intervento è stato chiesto anche da Noi Moderati. Una tassazione agevolata per gli affitti lunghi al 15% viene chiesta in un emendamento sulla casa alla manovra, depositato in commissione Bilancio al Senato, da Mariastella Gelmini e Giusy Versace (Civici d'Italia-Noi Moderati), che ricalca la proposta di agevolare le locazioni lunghe abbassando l'attuale tassazione al 21%. "Dal periodo d’imposta 2026, la cedolare secca sui canoni di locazione annui relativi ai contratti aventi ad oggetto immobili ad uso abitativo e le relative pertinenze locate congiuntamente all'abitazione", si legge nell'emendamento, "si applica in ragione di un’aliquota del 15 per cento". L'emendamento stima un costo di 860 milioni decorrere dall'anno 2027.

Imu ridotta dal 2026 per immobili affittati a canone concordato

Per le abitazioni locate a canone concordato, l’imposta municipale propria (IMU) viene ridotta ulteriormente, dal 25 al 50%. Lo propone un altro emendamento di FI, a firma Rosso, presentato in commissione Bilancio del Senato. L'intervento punta a sostenere l'offerta di alloggi in locazione a canone calmierato, favorendo allo stesso tempo il recupero e la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente. "Agli oneri derivanti dal presente articolo – si legge – pari a 70 milioni di euro annui, a decorrere dall’anno 2026, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all’articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307.

E ancora, in un altro emendamento, si chiede invece di togliere del tutto l'IMU, "a decorrere dall’anno 2026", per le abitazioni locate a canone concordato. Agli oneri derivanti dall’attuazione della misura, pari a 250 milioni di euro annui, si provvede mediante "corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica".

Bonus ristrutturazioni prorogato al 50% anche nel 2027 e 2028

Un altro emendamento, sempre a firma Rosso, riguarda invece le ristrutturazioni edilizie. In particolare nella legge di Bilancio 2026 è stata prorogato il bonus casa al 50%. In pratica la misura è stata confermata alle attuali condizioni: per l'abitazione principale il bonus casa resta al 50 per cento anche nel 2026, mentre per chi ristruttura la seconda casa, lo sconto sarà al 36 per cento. 

Senza la proroga, ricordiamo che dal 2026 sarebbe scattato il taglio delle due aliquote, rispettivamente al 36 e al 30 per cento. Nelle previsioni, in base alla Finanziaria dal 2026-2027 si prevede un'ulteriore riduzione delle aliquote. L'aliquota per le abitazioni principali dal 2027 sarà del 36% e per le altre abitazioni del 30%. Dal 2028 in poi dovrebbe stabilizzarsi al 30% per gli interventi sulle prime case.

Forza Italia, con un emendamento a firma Rosso all'articolo 9 (Detrazioni delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici) propone di prorogare le attuali detrazioni: il bonus verrebbe confermato al 50%, anche nel 2027 e nel 2028, eliminando la riduzione prevista al 36% nel 2027. L'obiettivo insomma è prolungare e uniformare l’aliquota di detrazione al 50% per un periodo più lungo rispetto a quanto previsto dalla legge di Bilancio.

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