Bonus mamme lavoratrici, nel 2026 l’importo salirà da 480 a 720 euro: le novità della manovra

Tra le misure contenute nella manovra economica da 18 miliardi approvata dal Consiglio dei ministri, ci sarebbe anche l’intenzione del governo di rafforzare nel 2026 il bonus per le madri lavoratrici con almeno due figli e reddito annuo inferiore a 40mila euro. La misura è già in vigore per il 2025, con un contributo da 480 euro netti da erogare in un’unica soluzione a dicembre; dal prossimo anno, l'esecutivo punta ad aumentare l'importo a 720 euro, pari a 60 euro al mese, come indicato nel Documento programmatico di bilancio trasmesso a Bruxelles.
A chi spetta il bonus mamme lavoratrici
Il bonus è pensato per sostenere le madri lavoratrici – dipendenti o autonome – con almeno due figli a carico. Per accedere alla misura, il requisito economico è chiaro: il reddito annuo non deve superare i 40mila euro. Sono escluse però le lavoratrici domestiche, che restano fuori dalla platea dei beneficiari. Il beneficio è valido fino a quando il figlio più piccolo compie dieci anni, se si hanno due figli; se invece si hanno tre o più figli, il bonus resta attivo fino al compimento del diciottesimo anno del figlio minore. Esiste poi una seconda misura, separata e più generosa, dedicata alle madri con contratto a tempo indeterminato e almeno tre figli: in questo caso è prevista una decontribuzione fino a 3mila euro l’anno, prorogata anch’essa fino al 2026.
Attenzione però: chi accede a questa agevolazione non può cumulare anche il bonus mensile da 40 o 60 euro.
Come funziona oggi
Oggi il bonus consiste in un'erogazione da 480 euro netti, corrispondenti a 40 euro al mese. A differenza di quanto inizialmente ipotizzato, il governo ha scelto di liquidare l’importo in un’unica soluzione a dicembre, per semplificare la gestione del beneficio. Non è ancora stata aperta la procedura per la domanda, ma l’INPS dovrebbe fornire indicazioni tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre; il pagamento sarà esentasse e non concorrerà al calcolo dell’Isee.
Le novità previste per il 2026: bonus aumentato a 60 euro al mese
Secondo quanto anticipato nel Documento programmatico di bilancio trasmesso alla Commissione europea, il governo punta a rafforzare la misura nel 2026. L’impianto resterà lo stesso – nessun ampliamento della platea – ma l’importo dovrebbe aumentare: da 40 a 60 euro al mese, arrivando così a 720 euro annui. Non è ancora stato specificato se anche nel 2026 il bonus verrà erogato in un’unica soluzione oppure mensilmente. Ma se si seguisse il modello attuale, il pagamento potrebbe arrivare sempre a dicembre, con un assegno maggiorato rispetto a quello del 2025.
Le risorse: dove si trovano i fondi per il potenziamento
Finanziariamente, il governo ha già previsto parte della copertura: nel bilancio 2026 ci sono 313 milioni già stanziati per il bonus mamme; per portare il contributo a 60 euro mensili, però, ne serviranno almeno altri 200 milioni. Considerando il pacchetto complessivo da 3,5 miliardi dedicati a famiglia e lotta alla povertà nei prossimi tre anni, trovare le risorse non appare impossibile. Di questi, circa 1,5 miliardi andranno alla riforma dell’Isee, mentre il resto (circa 2 miliardi in tre anni) potrebbe coprire sia il bonus potenziato che la Carta "Dedicata a te", altra misura sociale il cui rinnovo è previsto nel 2026.