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Manovra 2026

Bonus da 1500 euro per chi iscrive i figli alle scuole private, cosa prevede la proposta di Forza Italia

È finito tra i segnalati l’emendamento di Forza Italia che prevede un buono da 1.500 euro per le famiglie con Isee sotto 30mila euro che iscrivono i figli alle scuole paritarie (secondarie di primo grado e primo biennio di quelle di secondo grado). Vediamo nel dettaglio come funziona e cosa dice la proposta.
A cura di Giulia Casula
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Resta sul tavolo del Parlamento il voucher da 1.500 euro per le famiglie con Isee sotto i 30mila euro che iscrivono i figli alle scuole paritarie. L'emendamento, che reca il sigillo di Forza Italia ed è firmato dal senatore Claudio Lotito, è finito tra quelli "segnalati" su cui ora si soffermerà la discussione attorno alla legge di bilancio. Un'identica proposta era stata avanzata da Noi Moderati ma è rimasta fuori, mentre quella azzurra è riuscita a passare.

Come funziona il buono per chi frequenta le private: requisiti e Isee

In che cosa consiste? Parliamo di un contributo da 1.500 euro, chiamato "buono scuola" per le famiglie che decidono di mandare i propri figli in un istituto paritario. L'importo spetterebbe a ogni studente iscritto ma si limita alle scuole secondarie di primo grado e al primo biennio di quelle di secondo grado. Per intenderci, le medie e i primi due anni delle superiori. 

Il bonus non viene riconosciuto a tutti ma è previsto un requisito di reddito. L'Isee familiare non deve superare i 30mila euro. Inoltre, l'erogazione è soggetta ad esaurimento fondi, pari a 20 milioni di euro.

Il testo dell'emendamento

Nel dettaglio, l'emendamento dice:

"La Repubblica garantisce un valore economico, denominato anche <buono scuola>, alle famiglie che scelgono una istituzione scolastica paritaria, sulla base delle determinazioni annuali progressive della legge di bilancio, che potrà subordinare la misura a indicatori di reddito. A partire dall'esercizio 2026, alle famiglie con reddito ISEE non superiore ad 30.000,00 il Ministero dell'Istruzione e del Merito riconosce fino a 1.500,00 a studente frequentante una scuola paritaria, secondaria di I grado o il primo biennio di una scuola paritaria di II grado, predisponendo una griglia di intervento per scaglioni inversamente proporzionali al reddito ISEE e nei limiti di un finanziamento complessivo pari ad euro 20 milioni. Il contributo è aggiuntivo rispetto a quanto erogato con analoghe disposizioni dalle singole Regioni, fino ad un massimale per studente pari a 5.000.000. Agli oneri derivanti dall'attuazione della presente disposizione, valutati prudenzialmente in euro 20.000.000 annui, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo per interventi strutturali di politica economica".

Il precedente: la proposta di FdI, la polemica e il ritiro

Come vi avevamo raccontato, lo scorso anno Fratelli d'Italia aveva tentato di inserire un emendamento simile ma di fronte alla polemica sollevata dalle opposizioni, era stata costretta a ritirarlo. In quella versione lo stanziamento era più alto, attorno ai 65 milioni, e la soglia Isee per accedervi era stata fissata a 40mila euro.

Per quest'anno la maggioranza è tornata nuovamente in soccorso delle paritarie inserendo la proposta tra gli emendamenti alla prossima manovra. La mossa è destinata a riaccendere il dibattito sui finanziamenti alle scuole private, a cui il governo finora ha mostrato particolare attenzione, rispetto invece all'istruzione pubblica, provata dai numerosi tagli.

L'emendamento della Lega per esentare le paritarie dall'Imu

Quella di Forza Italia infatti, non è l'unico regalo del centrodestra nei confronti degli istituti paritari. La Lega infatti, ha chiesto di riconoscere ai Comuni la possibilità di esentare le "scuole paritarie del sistema nazionale sede di asili nido, scuola per l'infanzia e scuola primaria che svolgono un servizio pubblico di istruzione" dal pagamento dell'Imu. Anche quest'emendamento è sopravvissuto alla prima scrematura e ora andrà discusso in Commissione bilancio.

Certo l'iter è appena cominciato. Tutte le proposte di modifica (circa 400) verranno valutate e non è detto che passino l'esame parlamentare. Poi ci sarà la discussione tra Camera e Senato prima dell'approvazione finale, attesa per la fine dell'anno. Insomma visti i precedenti, è probabile che i provvedimenti a favore delle paritarie vengano fermati ma è ancora presto per dirlo. Siamo solo agli inizi.

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