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Bonus condizionatori attivo anche per il 2025: come funziona, a chi spetta e come ottenerlo

Nel 2025 resta attivo il bonus condizionatori, con detrazioni fiscali, che riguardano ristrutturazioni e riqualificazione energetica con percentuali variabili, per le spese sostenute al 1° gennaio, fino al 50% per chi installa impianti a pompa di calore. Cambiano poi le aliquote in base al tipo di immobile e all’utilizzatore. Ecco tutte le regole da conoscere.
A cura di Francesca Moriero
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Il bonus condizionatori continua a rappresentare una delle agevolazioni fiscali più richieste dalle famiglie italiane. Anche per il 2025, il governo ha confermato l'incentivo con alcune novità: il cuore del bonus resta la possibilità di ottenere una detrazione fiscale, fino al 50% della spesa sostenuta, per l'acquisto e l'installazione di impianti di climatizzazione ad alta efficienza, come le pompe di calore.

Ma ci sono regole ben precise: variano le aliquote in base al tipo di abitazione (prima o seconda casa) e alla figura del beneficiario (proprietario, inquilino, comodatario, familiare). Non è poi necessario avviare lavori di ristrutturazione per accedere all'agevolazione, ma servono requisiti tecnici specifici e una documentazione completa. Ecco come funziona il bonus condizionatori 2025, chi può beneficiarne, quali spese sono detraibili e come fare per richiederlo.

Come funziona il bonus condizionatori e quali spese si possono detrarre

Il bonus condizionatori 2025 copre le spese relative a:

  • Climatizzatori a pompa di calore, sia per il raffrescamento che per il riscaldamento degli ambienti;
  • Scaldabagni a pompa di calore, utilizzati per la produzione di acqua calda sanitaria;
  • Eventuali costi di installazione, collegamenti elettrici e adeguamenti dell’impianto esistente.

La caratteristica essenziale è che i dispositivi acquistati devono essere a risparmio energetico, cioè più efficienti rispetto a quelli tradizionali; le pompe di calore, infatti, utilizzano meno energia e producono meno emissioni, contribuendo a migliorare le prestazioni energetiche complessive dell'edificio.

Quanto si può detrarre: aliquote e limiti

Il beneficio fiscale varia in base al tipo di immobile e a chi sostiene la spesa:

  • 50% di detrazione: per i proprietari della prima casa;
  • 36% di detrazione: per le seconde case, o quando a sostenere la spesa è un familiare convivente, un inquilino o un comodatario.

È fondamentale comprendere che l'ammontare massimo detraibile dipende dalla spesa sostenuta; se l'intervento è legato a lavori di ristrutturazione edilizia (bonus ristrutturazione), il tetto massimo è di 96mila euro per unità immobiliare. La detrazione poi si suddivide in 10 rate annuali di pari importo, da indicare nella dichiarazione dei redditi tramite modello 730 o modello PF.

Bonus anche senza ristrutturazione: l'ecobonus

Un vantaggio importante del bonus condizionatori 2025 è che non è obbligatorio avviare lavori di ristrutturazione per beneficiarne. In assenza di interventi edilizi, il bonus rientra nell'ambito dell'ecobonus, e premia l'adozione di tecnologie più sostenibili. Possono accedere all'incentivo:

  • Coloro che sostituiscono un vecchio impianto con uno a pompa di calore;
  • Chi installa un nuovo impianto di climatizzazione efficiente in un'abitazione già esistente;
  • Inquilini e comodatari, purché abbiano sostenuto la spesa e siano in possesso della relativa documentazione.

Come ottenere il bonus condizionatori: i requisiti da rispettare

Per ottenere il bonus condizionatori 2025, è necessario rispettare alcune condizioni tecniche fondamentali:

  • L'impianto acquistato deve essere a elevata efficienza energetica, certificata dal produttore;
  • L'intervento deve comportare un miglioramento delle prestazioni energetiche dell'edificio;
  • In caso di accesso tramite ecobonus, è richiesto un APE (cioè l'Attestato di Prestazione Energetica) redatto da un tecnico abilitato, che attesti il miglioramento della classe energetica.

Quali documenti conservare e quali sono le modalità di pagamento

La detrazione può essere richiesta solo se si dispone di una documentazione completa. I documenti da conservare sono:

  • Fattura o ricevuta fiscale per l'acquisto e l'installazione dell’impianto;
  • Bonifico parlante o altra modalità di pagamento tracciabile (carta di credito, carta di debito);
  • Eventuale APE per certificare il miglioramento energetico (quando richiesto);
  • Dati del beneficiario (codice fiscale) e del fornitore (partita IVA o codice fiscale) ben visibili nei documenti.

È fondamentale che la causale del pagamento riporti chiaramente la richiesta di detrazione fiscale ai sensi della normativa vigente.

Entro quando si può richiedere il bonus

Per usufruire del bonus condizionatori 2025, tutte le spese devono essere effettuate entro il 31 dicembre 2025. Non saranno accettate spese sostenute successivamente, a meno di future proroghe legislative; la richiesta della detrazione va presentata nella dichiarazione dei redditi dell'anno successivo (modello 730 o modello PF).

Bonus mobili: detrazione anche per arredi ed elettrodomestici

Ci sarebbe, poi, un ulteriore vantaggio: se l'acquisto del condizionatore avviene nell'ambito di una ristrutturazione edilizia, si ha diritto infatti anche al bonus mobili ed elettrodomestici. In questo caso, è possibile detrarre il 50% della spesa, fino a un massimo di 5mila euro, per l’acquisto di:

  • Mobili (letti, armadi, tavoli, sedie, ecc.);
  • Elettrodomestici ad alta efficienza: almeno classe A per i forni, classe E per lavatrici, lavastoviglie, lavasciuga, classe F per frigoriferi e congelatori.

Anche per il bonus mobili, valgono le stesse regole di pagamento tracciabile e conservazione dei documenti.

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