video suggerito
video suggerito

Bonus casa 2025: fino a quando si possono inviare i dati all’Enea e chi può approfittarne

C’è tempo fino al 29 settembre per inviare i dati i all’Enea per chi ha effettuato lavori di ristrutturazione nella propria casa nel 2025 o installato pompe di calore, infissi, pannelli solari e vuole accedere agli sconti de bonus casa ed Ecobonus. Per quest’ultimo l’invio è obbligatorio: se non lo si fa, si perde il diritto all’incentivo. Ecco come funziona e quali interventi sono ammessi.
A cura di Giulia Casula
0 CONDIVISIONI
Immagine

Dal 30 giugno 2025 è attivo il portale per inviare le comunicazioni all'Enea per chi ha effettuato lavori di ristrutturazione nella propria casa nei primi sei mesi di quest'anno o installato pompe di calore, infissi, pannelli solari al fine di ottenere bonus casa ed Ecobonus. C'è tempo fino al 29 settembre per farlo: in alcuni casi, come per l'ecobonus, la mancata trasmissione dei dati comporta la perdita del diritto allo sconto. Vediamo nel dettaglio come funziona.

Come funziona l'invio dei dati e per quali bonus è obbligatoria

Il portale dell'Enea è attivo dallo scorso 30 giugno 2025, data in cui si è aperta la finestra per inviare i dati relativi agli interventi edilizi su cui si possono ottenere le detrazioni del bonus casa e dell'Ecobonus. In sostanza, chi ha ristrutturato la propria casa o ha fatto lavori di efficientamento energetico nei primi mesi del 2025 potrà recuperare una parte delle spese al momento della dichiarazione dei redditi. L'incentivo consiste in una detrazione al 50% (per quest'anno) se si tratta della prima casa, mentre scende al 36% se è un'abitazione diversa da quella principale.

La richiesta si potrà fare anche per gli interventi conclusi nel 2024 ma pagati nel 2025. La dichiarazione Enea entro il 29 settembre è obbligatoria per l'Ecobonus quindi se si dimentica di farla, non si potrà ricevere l'agevolazione. Diversamente per le altre detrazioni, l'invio dei dati non è considerato un requisito necessario, ma ha puramente valore statistico. Pertanto, non c'è il rischio di perdere il diritto allo sconto se non lo si fa. La procedura comunque, è abbastanza semplice: basterà accedere al portale tramite Spid o altra identità digitale e seguire le istruzioni. Dopo l'invio dei dati, l'ente rilascerà un codice identificativo che andrà esibito in caso di controlli.

Quali interventi sono ammessi e quali no

L'attivazione del portale a giugno è arrivata con diverso ritardo a causa della confusione su quali interventi fossero detraibili e quali no. Questo perché l'ultima legge di bilancio ha modificato la lista degli interventi su cui si può accedere allo sconto fiscale, eliminando quelli legati all'installazione di caldaie a condensazione (il cosiddetto bonus caldaia). Come chiarito dall'Agenzia del'Entrate, restano in piedi le agevolazioni per: micro-cogeneratori, anche nel caso in cui siano alimentati da combustibili fossili; generatori a biomassa; pompe di calore ad assorbimento a gas sistemi ibridi costituiti da una pompa di calore integrata con una caldaia a condensazione.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views
Immagine

Iscriviti alla newsletter Evening Review.
Ricevi l'approfondimento sulle news più rilevanti del giorno

Proseguendo dichiari di aver letto e compreso l'informativa privacy