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Beppe Grillo chiede il reddito di base universale: “In Catalogna lo fanno, l’utopia prende vita”

Beppe Grillo, comico e fondatore del Movimento 5 stelle, dal suo blog ha invitato l’Italia a “prendere esempio” dalla Catalogna. Nel 2023 partirà un esperimento di reddito universale: 800 euro al mese per 5mila persone, per due anni. “È l’unica via per porre fine alla povertà”, ha detto Grillo.
A cura di Luca Pons
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Il reddito di base universale, cioè la proposta di erogare una certa somma di denaro regolarmente a tutti gli abitanti di un Paese – a prescindere dalle loro condizioni lavorative – è una "utopia" che "comincia a prendere vita". Il comico e fondatore del Movimento 5 stelle Beppe Grillo, dal suo blog, è tornato a parlare di uno dei temi a cui si è dedicato più spesso negli anni.

Cos'è l'esperimento di reddito universale che partirà in Catalogna nel 2023

"L’esperimento del reddito di base universale in Catalogna, una delle proposte del CUP (partito politico della Catalogna indipendentista) è praticamente pronto a vedere la luce", ha scritto Grillo. Il progetto era stato annunciato già a fine 2021 ma, stando a un'intervista rilasciata dal capo dell'ufficio che gestisce questo progetto pilota, il 2023 dovrebbe essere l'anno in cui l'esperimento avrà il via.

"Per due anni,  verranno erogati 800 euro al mese per adulto e 300 euro al mese per i minori di 18 anni a 5mila catalani", ha spiegato Grillo. Queste persone saranno scelte per metà "a sorte dalle famiglie di tutta la Catalogna", mentre gli altri 2.500 saranno gli abitanti di due piccoli Comuni. Non sono ancora stati indicati i Comuni in questione, ma prossimamente "saranno comunicati i criteri di selezione delle località candidate e di quelle definitivamente selezionate". L'unico altro criterio sarà che le persone coinvolte devono avere un reddito "fino a 45mila euro lordi".

Una volta ricevuto dai beneficiari, il denaro "potrà essere utilizzato per qualsiasi scopo: dalla copertura di bisogni primari come cibo, provviste o pagamento dell’affitto; anche per comprare oggetti di lusso, automobili, vacanze o investire in borsa". L’unica condizione da rispettare sarà quella di sottoporsi a "interviste e sondaggi di follow-up per scoprirne l’incidenza sul comportamento delle persone".

Chi propone il reddito di base universale in Italia

Infatti lo scopo dell'iniziativa, che avrà un budget compreso tra gli 80 e i 90 milioni di euro, è di "vedere come cambiano" le persone interessate, ha descritto Grillo: "Le loro vite, le loro città, l’uso dei servizi pubblici". Soprattutto, ha sottolineato il comico, il progetto servirà "per dimostrare che questa strada, quella del reddito di base universale, è l’unica vera via per porre fine alla povertà e alla precarietà".

Nel post apparso sul suo blog, Grillo non ha nascosto che, secondo lui, la soluzione del reddito di base universale andrebbe adottata anche in altri Paesi. "Prendiamo esempio", ha scritto come conclusione del suo testo. Tra i programmi elettorali dei principali partiti che si sono presentati, però, l'unico a citare la proposta di un reddito universale di base era quello dell'Alleanza Verdi-Sinistra, che intendeva arrivarci con un rafforzamento del reddito di cittadinanza. Anche il Movimento 5 stelle, che pure nel suo programma prometteva un importante rafforzamento del Rdc, non era arrivato a proporre un reddito universale.

In ogni caso, il governo Meloni sta andando in una direzione decisamente diversa. Con la sua prima legge di bilancio, ha tagliato il reddito di cittadinanza – in modo completo a partire dal 2024, ma già da agosto 2023 per centinaia di migliaia di persone – e non ha ancora chiarito cosa abbia intenzione di fare per sostituirlo.

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