Barbato (Idv) indagato per tentato millantato credito: “Non mi candido”

È indagato per tentato millantato credito, Franco Barbato, vulcanico deputato dell'Idv, noto per le sue crociate anti-casta e oggi nel mirino della procura di Roma per tentato millantato credito. La vicenda si riferisce ad una presunta richiesta di 20 mila euro all'imprenditore Paolo Viscione per risolvere i problemi che la sua società di assicurazioni aveva con l'Isvap, l'Istituto di vigilanza del settore.
Secondo l'accusa il deputato "abusando della propria funzione di componente della VI commissione permanente (Finanze) della Camera, competente tra l'altro della materia delle assicurazioni" avrebbe promesso una aiuto alla Eig Ltd, società di diritto maltese operante in Italia nel settore assicurativo e sottoposta ad attività ispettiva da parte dell'Isvap, "ostentando le proprie conoscenze in tale istituto" e chiedendo al capo della società il denaro. Netta, come è nel suo carattere, la replica di Barbato che ha anzitutto annunciato di voler rinunciare alla ricandidatura a deputato: "Cittadini, sto scrivendo d'istinto, come solitamente vivo, perchè sono stato da poco destinatario di un'informazione di garanzia da parte della Procura della Repubblica di Roma che letteralmente mi sconvolge. Sono da questo momento una persona sottoposta ad indagini e la prima riflessione che vi giro è : non posso candidarmi per le prossime elezioni politiche – ha scritto Barbato sul suo blog -. So benissimo che è una costruzione basata sulla falsa dichiarazione per di più smentibile non con contro-dichiarazioni bensì da atti giudiziari cioè per tabulas, ma a pochi giorni dalla presentazione delle candidature mi mette fuori gioco. Sì, perchè intendo essere un deputato con onore, come vuole la Costituzione, sempre. Così ritengo di rappresentare le istituzioni e servire lo Stato, così intendo rispettare la magistratura, così amo i cittadini".