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Bambini tolti ai genitori nel bosco di Chieti, interviene Giorgia Meloni e valuta di incontrare il padre

Il caso dei tre bambini allontanati dalla casa nel bosco, a Palmoli (Chieti), in cui vivevano con i propri genitori diventa politico. A quanto si apprende Giorgia Meloni e il ministro della Giustizia Carlo Nordio hanno discusso della vicenda. La premier è “allarmata”, vorrebbe incontrare il padre e starebbe valutando l’invio di ispettori.
A cura di Giulia Casula
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Il caso dei tre bambini allontanati dalla casa nel bosco, a Palmoli (Chieti), in cui vivevano con i propri genitori diventa politico. A quanto si apprende, durante un incontro, il ministro della Giustizia Carlo Nordio e la premier Giorgia Meloni hanno discusso della vicenda e starebbero valutando di prendere provvedimenti. Dopo la sospensione della potestà genitoriale alla coppia che con tre figli minori vive in un bosco in Abruzzo la premier è allarmata, vorrebbe incontrare il padre dei bambini e starebbe pensando, assieme al Guardasigilli, all'invio di ispettori del ministero della Giustizia. 

Ieri anche il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini è intervenuto sulla questione, definendo "vergognosa" la scelta del tribunale  dei minori dell'Aquila di allontanare i minori dalla famiglia. Come vi abbiamo raccontato, la storia della famiglia anglo-sassone oggi sulle prime pagine dei notiziari è cominciata lo scorso anno, con il ricovero dei bambini per un'intossicazione da funghi e un controllo dei carabinieri nella casa nel bosco.

L'esito delle verifiche sulle condizioni della famiglia hanno portato la magistratura a sospendere le potestà genitoriali, stabilire il trasferimento dei figli in una struttura protetta e nominare un tutore provvisorio. I bambini, tra i sei e gli otto anni, sono stati allontanati ieri e alla madre è stato permesso di accompagnarli fino al luogo protetto, dove hanno passato la notte.

Il provvedimento giudiziario non è piaciuto al leader della Lega che si è detto pronto a recarsi personalmente a Palmoli. "Ritengo vergognoso che lo Stato si occupi di entrare nel merito dell'educazione privata, delle scelte di vita personali di due genitori che hanno trovato nell'Italia un paese ospitale e che invece gli ruba i bambini. Sono stato nel campo rom di Giugliano la settimana scorsa, con centinaia di bimbi in età scolare e non a scuola, sporchi, senza insegnanti. Lì dove sono gli assistenti sociali? Dov'è la procura, il tribunale dei minori, lo Stato?", ha dichiarato ieri.

Ora anche Palazzo Chigi vorrebbe muoversi, inviando degli ispettori. "Bene che l'appello della Lega e di migliaia di cittadini venga ascoltato. Adesso si vada fino in fondo per riportare quei bambini tra le braccia di mamma e papà", è tornato a commentare Salvini. "Sono pronto ad andare in Abruzzo già nei prossimi giorni".

Dall'altra parte, l'Anm si difende da "ogni tentativo di strumentalizzazione di casi che, per la loro particolarità, suscitano l'attenzione dei cittadini e dei media, ricordando che la delicatissima materia nell'ambito della quale operano i colleghi in servizio presso le Procure e i Tribunali per i Minori merita rispetto e attenzione".

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