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Babbo Natale non andrà dai dipendenti della Presidenza del Consiglio: il divieto in una circolare

Il Segretario Generale della Presidenza del Consiglio impone ai dipendenti di non accettare regali di Natale, salvo quelli di modico valore. Tutti gli altri andranno restituiti “a fini istituzionali”.
A cura di D. F.
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Con l'approssimarsi delle feste natalizie è buona usanza quella di scambiarsi qualche regalo. Eppure – in una curiosa nota – il Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Roberto Garofoli, ha richiamato la necessità che i dipendenti della Presidenza si attengano scrupolosamente al “Codice di comportamento” di recente approvato nella parte in cui vieta ai funzionari pubblici di ricevere doni. Garofoli, in particolare, ha sottolineato l'articolo 4 del regolamento, che vieta ai funzionari pubblici di ricevere regali o altre utilità eccettuati quelli di modico valore. Non solo: tutti i regali ricevuti "fuori dai casi consentiti" dovranno essere, a cura dello stesso dipendente cui siano pervenuti, "messi immediatamente a disposizione dell’Amministrazione per la restituzione o per essere devoluti ai fini istituzionali. In particolare essi dovranno essere consegnati al Dipartimento per le politiche di gestione, promozione e sviluppo risorse umane e strumentali che, in base alla tipologia, provvederà alla successiva destinazione".

Ma riportimo integralmente la nota diffusa sul sito del Governo:

Lo stesso articolo 4 del Regolamento (D.P.R. 16 aprile 2013), sancisce che:

· Il dipendente non chiede, né sollecita, per sé o per altri, regali o altre utilità.

· Il dipendente non accetta, per sé o per altri, regali o altre utilità, salvo quelli d'uso di modico valore effettuati occasionalmente nell'ambito delle normali relazioni di cortesia e nell'ambito delle consuetudini internazionali. In ogni caso, indipendentemente dalla circostanza che il fatto costituisca reato, il dipendente non chiede, per sé o per altri, regali o altre utilità, neanche di modico valore a titolo di corrispettivo per compiere o per aver compiuto un atto del proprio ufficio da soggetti che possano trarre benefici da decisioni o attività inerenti all'ufficio, né da soggetti nei cui confronti è o sta per essere chiamato a svolgere o a esercitare attività o potestà proprie dell'ufficio ricoperto.

Il dipendente non accetta, per sé o per altri, da un proprio subordinato, direttamente o indirettamente, regali o altre utilità, salvo quelli d'uso di modico valore. Il dipendente non offre, direttamente o indirettamente, regali o altre utilità a un proprio sovraordinato, salvo quelli d'uso di modico valore.

· I regali e le altre utilità comunque ricevuti fuori dai casi consentiti dal presente articolo, a cura dello stesso dipendente cui siano pervenuti, sono immediatamente messi a disposizione dell'Amministrazione per la restituzione o per essere devoluti a fini istituzionali.

· Al fine di preservare il prestigio e l'imparzialità dell'amministrazione, il responsabile dell'ufficio vigila sulla corretta applicazione del presente articolo.

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