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Reddito di cittadinanza, le ultime notizie

Assegno unico, come fare domanda dopo aver perso il Reddito di cittadinanza

L’Assegno unico e universale continuerà per tutti e beneficiari, sotto forma di integrazione o di assegno completo, fino a febbraio 2024. Tuttavia, chi in queste settimane ha perso il reddito di cittadinanza vedrà un cambiamento degli importi erogati. E nei primi mesi dell’anno prossimo bisognerà presentare una nuova domanda per l’Auu.
A cura di Luca Pons
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La fine del reddito di cittadinanza, nel 2023, per tutti coloro che ne hanno già ricevuto sette mensilità (con alcune eccezioni e con tempistiche diverse) porterà molte famiglie a non avere un sostegno economico nei prossimi mesi: circa 200mila in tutto. Tra queste, chi ha dei figli a carico può ottenere l'Assegno unico e universale, il sostegno rivolto ai nuclei familiari con figli fino a 21 anni di età, o senza limiti di età in caso di figli con disabilità. L'importo dell'Assegno unico universale (Auu) cambia in base all'Isee della famiglia che lo richiede, oltre al numero e e all'età dei figli, e alla presenza di eventuali disabilità. Anche per gli ex percettori del Rdc che ricevevano già l'Assegno unico, le regole cambieranno.

Cosa cambia per chi continua a prendere il Reddito di cittadinanza

Innanzitutto, i percettori di Auu che continueranno a prendere il reddito di cittadinanza fino a fine 2023 non dovrà preoccuparsi dell'Assegno unico fino all'anno prossimo. Infatti, questi nuclei familiari – quelli con almeno un minorenne, un over 60 o una persona con disabilità, oppure presi in carico dai servizi sociali – riceveranno ancora nei prossimi mesi sia il Rdc che l'integrazione relativa all'Assegno unico.

Questo sarà erogato fino al febbraio 2024. A partire dal 1 gennaio 2024 ed entro il 1 marzo 2024, chi non ha presentato domanda per rinnovare per l'Assegno unico negli ultimi mesi del 2023 dovrà farlo. Si ricorda che l'Auu non c'entra niente con l'Assegno di inclusione, la misura con cui il governo Meloni ha deciso di sostituire il Reddito di cittadinanza per chi rispetta i requisiti.

Cosa deve fare chi non riceve più il Rdc per avere ancora l'Assegno unico

Le famiglie che prendono l'Auu e nel corso dell'anno raggiungono il massimo di sette mensilità di Rdc, invece, dal mese successivo non avranno più solamente l'integrazione dell'Assegno unico, ma l'intero importo che gli spetta. Si tratta, in particolare, di quelle famiglie in cui i figli non sono minorenni, ma hanno tra i 18 e 21 anni e rispettano uno di questi criteri: sono studenti, seguono un corso di formazione o sono disoccupati. Nel caso di una famiglia che ha preso l'ultima mensilità di Rdc a luglio, l'integrazione dell'Auu per luglio sarà erogata nelle prossime settimane, più di preciso entro il 27 agosto. Per i mesi successivi, invece, arriverà l'intero importo dell'Assegno unico.

Anche per queste famiglie, l'assegno intero arriverà fino a febbraio 2024. Per i mesi successivi, a partire dal 1 gennaio 2024 bisognerà presentare una nuova domanda per avere l'Assegno unico per altri dodici mesi, se non lo si è già fatto negli ultimi mesi del 2023.

Come fare domanda entro per l'Assegno unico e universale nel 2024

A partire dal 1 gennaio 2024, tutti le famiglie che hanno dei figli a carico che non hanno ancora presentato la domanda per l’Assegno unico dovranno farlo. Così, continueranno a riceverlo anche dal 1 marzo 2024 in poi. Per presentare la domanda – cosa che si può fare rivolgendosi a un patronato oppure direttamente dal sito dell'Inps – ci sarà tempo fino al 30 giugno 2024. Entro quella data, chi fa domanda e rispetta i requisiti riceverà anche le mensilità arretrate (dal 1 marzo).

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