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Assegno unico a maggio 2025, quando verrà pagato e perché le date sono diverse dal mese scorso

Per l’assegno unico a maggio 2025 i pagamenti dell’Inps partiranno tra il 18 e il 20 maggio, ma va ricordato che il 18 è una domenica. Chi non ha aggiornato l’Isee entro il 28 febbraio riceverà solo l’importo minimo. Chi invece ha comunicato delle variazioni dall’ultimo pagamento, ad esempio la nascita di un figlio, potrebbe dover aspettare qualche giorno in più.
A cura di Luca Pons
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L'assegno unico e universale per i figli a carico a maggio 2025 sarà erogato normalmente: i pagamenti avranno il via tra il 18 e il 20 del mese. Dopo i ritardi registrati ad aprile per la vicinanza tra i giorni festivi di Pasqua e della Liberazione, a maggio torna quindi in vigore il calendario ordinario per i pagamenti.

Chi non ha aggiornato il proprio Isee entro il 28 febbraio 2025, e quindi non ha un Isee in corso di validità per quest'anno, riceverà solamente l'importo minimo. Chi invece dopo l'ultimo pagamento ha comunicato una novità, ad esempio un aggiornamento del nucleo familiare (come può essere la nascita di un nuovo figlio) avrà tempi più lunghi. L'assegno arriverà comunque entro la fine di maggio, ma servirà qualche giorno in più per adeguare l'importo.

Quando arriva l'assegno unico a maggio 2025: il calendario dei pagamenti

L'assegno unico di maggio 2025 arriverà tra il 18 e il 20 del mese. Considerando che il 18 maggio è domenica, si può presumere che i soldi potranno arrivare effettivamente solo dal giorno successivo. Le date da tenere d'occhio, quindi, sono 19 e 20 maggio per tutte quelle famiglie che non hanno segnalato nessuna variazione e hanno lo stesso Isee dello scorso anno.

Se invece ci sono stati dei cambiamenti dall'ultimo pagamento, ad esempio un aggiornamento dell'Isee, oppure una variazione del nucleo familiare – un nuovo figlio, oppure un figlio maggiorenne che non è più a carico – l'Inps avrà bisogno di più tempo per calcolare il nuovo importo spettante. È comunque garantito che i soldi arriveranno nell'ultima settimana di maggio, prima della fine del mese.

Dopo la variazione del calendario di aprile, quando i soldi erano arrivati a partire dal 22 del mese, si torna quindi alla normalità. Il mese scorso, infatti, le variazioni sono state legate alle festività: il 20 del mese, giorno solitamente destinato ai pagamenti, era domenica e il giorno dopo era pasquetta. Peraltro il venerdì successivo è stato il giorno della Liberazione, cosa che per alcune famiglie ha causato ulteriori ritardi nel versamento. Questo mese invece non dovrebbero esserci slittamenti.

A chi spetta l'assegno unico: i requisiti per ottenerlo

L'assegno unico e universale è rivolto a tutte le famiglie che hanno figli a carico, a condizione che questi figli siano minorenni, oppure che abbiano una disabilità, o ancora abbiano fino a 21 anni ma siano studenti, tirocinanti o disoccupati. Rispettati questi criteri, non ci sono limiti di reddito o di Isee, anche se questo determina il valore dell'assegno.

Quanto vale l'assegno unico: gli importi

L'importo dell'assegno unico è calcolato in base all'Isee del nucleo familiare. L'importo minimo è di 57,50 euro per ogni figlio minorenne, se l'Isee è più alto di 45.939,56 euro.

Questa è anche la cifra che spetta a coloro che non hanno un Isee valido, e ciò include le famiglie che non l'hanno aggiornato per quest'anno entro il 28 febbraio. Per rimediare, e ricevere anche gli arretrati, c'è tempo fino al 30 giugno 2025. È necessario inviare la Dsu all'Inps entro questa data e ricevere un Isee valido aggiornato.

L'importo più alto, invece, è di 2o1 euro per ogni figlio minore. Per averlo l'Isee deve essere al di sotto dei 17.227,33 euro.

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