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Alitalia, ennesimo rinvio per il salvataggio della compagnia: ancora nessuna offerta di acquisto

Oggi non verrà avanzata nessuna proposta ai commissari di Alitalia. Ferrovie dello Stato (Fs) ha dovuto prendere atto della retromarcia di Atlantia, il gruppo della famiglia Benetton, che ha fatto sapere di non essere più disposta a far parte della cordata con Lufthansa e Delta Airlines. Ora la palla passa nuovamente ai commissari di Alitalia e al ministero dello Sviluppo economico: lo scenario futuro più probabile comporta una nuova proroga del termine per la presentazione di un’offerta finale.
A cura di Annalisa Girardi
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Il salvataggio di Alitalia è stato ancora una volta congelato e si prepara all'ennesimo rinvio. L'ottavo, per la precisione, dopo la scadenza del termine per presentare un'offerta di acquisto della compagnia, prevista per oggi 21 novembre. Oggi non verrà avanzata, quindi, nessuna proposta ai commissari di Alitalia. Ferrovie dello Stato (Fs) ha dovuto prendere atto della retromarcia di Atlantia, il gruppo della famiglia Benetton, che ha fatto sapere di non essere più disposta a far parte della cordata con Lufthansa e Delta Airlines.

"Con il comunicato stampa emesso ieri, Atlantia ha reso noto che allo stato non si sono ancora realizzate le condizioni necessarie per l’adesione al progetto, ferma la disponibilità a proseguire il confronto per l’individuazione del partner industriale. Pertanto, il cda di Fs, confermando l’impegno e la disponibilità dell’azienda a proseguire le negoziazioni per il costituendo consorzio, per cui ad oggi non sono ancora maturate le condizioni necessarie, attende le valutazioni dei commissari straordinari in merito alle iniziative da intraprendere", ha comunicato Fs in una nota.

Il consiglio di amministrazione di Fs ammette quindi che non ci sono ancora le condizioni necessarie per dare vita a un consorzio: anche se non si chiude l'ipotesi della creazione di una nuova società, ora la palla passa nuovamente ai commissari di Alitalia e al ministero dello Sviluppo economico. Lo scenario futuro più probabile comporta una nuova proroga del termine per la presentazione di un'offerta finale. Probabilmente si tratterà di un lasso di tempo di alcune settimane, in cui il governo tenterà di fare le pressioni necessarie sulle società coinvolte.

Ad Atlantia si chiederà un ripensamento in modo da far rientrare i Benetton nei provvedimenti per il salvataggio della compagnia aerea di bandiera; da Delta Airlines si esigerà uno sforzo maggiore per quanto riguarda le rotte concesse ad Alitalia; mentre a Lufthansa si domanderà un impegno maggiore in termini di partecipazione economica.

In un comunicato, il cda di Fs ha spiegato: "Sono state esaminate le comunicazioni inviate nei giorni scorsi da Delta, che a seguito del lavoro congiunto condotto negli scorsi mesi ha confermato la disponibilità a partecipare all’equity della nuova compagnia, nonché la lettera trasmessa ieri da Lufthansa, con cui si sono tenuti incontri nelle ultime settimane. In proposito, pur prendendo atto degli elementi positivi contenuti in tali comunicazioni, si nota che Lufthansa ha prospettato la disponibilità ad un accordo commerciale, ma non ad un ingresso immediato nell’equity della nuova Alitalia".

In conclusione, i commissari per Alitalia dovranno decidere se rinviare nuovamente i termini per la presentazione di un'offerta e incassare i 400 milioni di euro offerti dal governo come prestito per sostenere la compagnia, che si aggiungerebbero al miliardo già riscosso nel 2017.

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